Volontari dell’associazione “Amici di Villa Litta” ci hanno guidato alla scoperta delle bellezze artistiche del Ninfeo della Villa e in maniera chiara e divertente, aiutati da tecnici idraulici che custodiscono i segreti della grande opera di ingegneria idraulica, ci hanno fatto comprendere perché questo è considerato, oggi come allora, un luogo di svago che suscita grande stupore negli ospiti/visitatori della Villa.
Costruito intorno alla fine del 1500 su progetto di Martino Bassi (architetto del Duomo di Milano) il Ninfeo si presenta come un edificio rettangolare con un ottagono centrale, punto di snodo della direttiva verso il giardino (dove si apprezza l’Atrio dei Quattro Venti) e i percorsi trasversali est-ovest composti dalle stanze del Ninfeo tutte decorate a mosaico con ciottoli tondi bianchi (quarzo) e neri (calcare) disposti pazientemente a comporre intrecci geometrici e floreali differenti in ogni stanza.
I soffitti delle sale a nord, anch’esse a mosaico, su disegni di Camillo Procaccini (c. 1550-1627), sono stati realizzati con una tecnica assolutamente originale di ciottoli dipinti con colori naturali e tuorlo d’uovo. Mosaici, conchiglie madreperlacee, stalattiti, anfratti, nicchie con statue di fauni, e nello slargo statue delle stagioni.
Zampilli di acqua sgorgano all’improvviso dal pavimento, dalle panchine dove ci si siede per riposarsi o isolarsi, spruzzi dagli angoli più nascosti o addirittura cascatelle di acqua si riversano sull’incauto visitatore o meglio sulle parti basse dei vestiti delle dame in visita che si scherniscono ma godono per la sorpresa. Nella grotta ecco comparire le tre Naiadi in marmo bianco con al centro la Venere al bagno, nuda e chinata in posizione flessuosa, soprannominata dai popolani lainatesi “La Vegia Tuntona” (da tentona, tentatrice, che porta alla perdizione).
Il Cortile delle Piogge è invece una sala ottagonale a cielo aperto dove giochi d’acqua (chiusi attualmente) inondavano gli incauti ospiti. Oggi è in funzione solo un gradino dispettoso che se pigiato lancia plurimi spruzzi d’acqua “sotto la cintura”. Una sosta alla bellissima Fontana di Galatea che impreziosisce lo splendido giardino dove troneggiano un’immensa Ginko biloba, tassi centenari, imponenti magnolie grandiflora cariche di frutti e all’uscita il cosiddetto “boschetto nuovo”, una galleria a U lunga 800 m e alta 4 m di carpini che conduce alle serre delle orchidee e delle piante grasse. Una bella giornata ricca di sorprese “in tutti i sensi”.
Ultimo agg.: 29 Gen 2023