Una bellissima giornata autunnale con cielo azzurro e una affascinante corona di monti innevati hanno fatto da sfondo alla visita del Palazzo Arese Borromeo. Coincidenza perduta per ritardi quasi cronici di TreNord ma visi sorridenti pronti a scoprire nuovi tesori dell’hinterland.

Un po’ di storia
Palazzo di Delizia, residenza nobiliare e di villeggiatura del conte Bartolomeo Arese (1610- 1674), prima giureconsulto di Milano, poi Capitano di giustizia e infine prestigioso presidente del Senato di Milano durante la dominazione spagnola.
Il suo palazzo di città, palazzo Arese-Borromeo-Litta, si estendeva dall’attuale corso Magenta sino al Castello ed era noto all’epoca per i fastosi ricevimenti che il conte amava dare.
Grande letterato e amante delle arti chiamò i maggiori pittori del seicento milanese (Montalto, Nuvolone, Ghisolfi, Procaccini il giovane) ad affrescare, con rappresentazioni mitiche e figure storiche della romanità, le stanze e le gallerie del suo Palazzo di Delizia.
Sul piano familiare fu meno fortunato: l’unico figlio maschio, rappresentato in molti quadri e affreschi (nella cappella), morì in giovane età. La maggiore delle sue figlie, Giulia, andò in sposa al conte Renato Borromeo e da allora il Palazzo assunse il nome di Arese Borromeo.
Nel Settecento il Palazzo, utilizzato come caserma dagli austriaci, subì distruzioni e manomissioni. Nel 1859 il Palazzo ritornò alla famiglia Borromeo ma iniziò un nuovo periodo di lento e inesorabile declino sino al 1987 quando l’edificio venne acquistato dal Comune di Cesano Maderno.

Il Palazzo tardo barocco Arese Borromeo è preceduto dalla scenografica “Piazza Esedra” o “del Teatro” limitata da semplici muri intonacati con lesene e nicchie sormontate da pinnacoli a fiamma in pietra spugnosa. La facciata,  sobria e austera, presenta a destra l’imponente torre ottagonale dell’orologio ed al centro il bel portale in bugnato, sovrastato da uno splendido balcone in ferro battuto, che introduce al Cortile d’Onore chiuso dall’elegante e caratteristica loggia aerea alla ”genovese” che si affaccia sul vasto Parco all’italiana.

Iniziamo la visita guidata delle stanze del piano terreno (vestibolo, sala dei Centauri, dei Giganti, dell’Aurora) ammirando soffitti a volta, cornici a stucco e ambienti affrescati alla scoperta del messaggio “velato” che i proprietari intendevano dare: potere, sapienza e ingegno del casato. Ci affacciamo al Ninfeo, ovvero “Sala alla Mosaica”, ambiente caratterizzato da pavimento e pareti a mosaico in acciottolato di fiume bianco e nero con motivi geometrici e floreali, riccamente decorato con pitture ed affreschi; l’acqua e le piante che un tempo arricchivano la struttura, ne rendevano luogo adatto alla meditazione e allo studio.

La visita prosegue al piano nobile dove apprezziamo la Galleria delle Arti Liberali, la Loggia, la Cappella di S.Pietro Martire, la sala della Boscareccia e la sala dei Fasti romani, utilizzata come luogo di rappresentanza e salone da ballo, che lascia stupefatti per la bellezza e la ricchezza dei grandi affreschi delle pareti principali e dello zoccolo superiore.
La visita si conclude scendendo per lo Scalone degli Stemmi.

Dopo la visita alcuni camminatori hanno preferito tornare subito a Bollate, altri hanno visitato il Parco, caratterizzato da siepi di bosso, da statue e giochi d’acqua. La sua prospettiva centrale, enfatizzata dal viale di carpini, termina con la scenografica Fontana a Gradoni, originariamente alimentata dalla Roggia Borromeo che incanalava l’acqua della Valsorda.

Per approfondimenti sul Palazzo e giardino consultare il sito: http://www.vivereilpalazzo.it

Ultimo agg.: 08 Feb 2021

● 13/11/19 – Visita a Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno