Volontari dei “GdC-Bollate” hanno accompagnato, insieme ai loro insegnati, i bambini delle quinte della scuola primaria Montessori di Bollate al MEMORIALE DELLA SHOAH di Milano.

Nell’atrio un lungo muro, lacerato al centro, porta incisa la scritta “INDIFFERENZA”. «L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. E la memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza». Liliana Segre

Superato il Muro dell’Indifferenza si accede alla banchina del BINARIO 21, “Binario della destinazione ignota” da dove, tra il 1943 e il ’45, partirono più di 20 treni speciali per deportare ebrei, partigiani, perseguitati politici verso i campi di concentramento e di sterminio. Carrozze, o meglio carri bestiame adibiti al trasporto di 8 cavalli, venivano stipati con 80-100 persone, pigiate l’una accanto all’altra senza potersi muovere, senza servizi igienici, per settimane senza acqua né cibo. Destinazione: Auschwitz, Mauthausen, Fossoli, Bergen-Belsen, Ravensbrück e Flossenbürg.

Lungo la seconda banchina, l’impressionante “Muro dei Nomi” dove sono riportati i nomi di tutti i deportati e dei pochissimi sopravvissuti. Seguono le “Sale delle Testimonianze” dove sono proiettatele testimonianze video-registrate dei sopravvissuti. E poco oltre il “Luogo di Riflessione”, una sala a forma tronco-conica con diametro di circa 10 metri senza simboli religiosi, con una panca circolare sul perimetro, che consente il raccoglimento dei visitatori.

Nei corridori “Laboratori della Memoria”, tributi ai Giusti dell’Umanità per riflettere, ricordare e non dimenticare.

Ultimo agg.: 28 Nov 2022

● 27/01/20 – al Memoriale della Shoah di Milano con le 5e Montessori