![]() (Nella pagina degli “arbusti e piccoli alberi” puoi trovare le schede botaniche delle seguenti rosaceae: Prugnolo, Pyracantha, Spirea cantonense, Rose arbustive)
|
BIANCOSPINO COMUNE (Crataegus monogyna)Sinonimi: Azaruolo selvatico, Spino bianco — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae |
|||
Arbusto o piccolo albero, a fogliame deciduo, che raggiunge 2-5 m di altezza, raramente i 10 m. Ha una crescita molto lenta e può vivere 500 anni. Presenta una chioma globosa o allungata e tronco sinuoso, con corteccia compatta, liscia di colore grigio-chiaro nelle piante giovani, brunastra che si sfalda a placche negli esemplari vecchi. I ramoscelli laterali terminano frequentemente con spine aguzze lunghe sino a 2 cm.
Le foglie I fiori, I frutti ( in realtà falsi frutti perché derivano dall’accrescimento del ricettacolo fiorale e non da quello dell’dell’ovario) sono piccoli pomi di circa 7-10 mm di diametro, riunite in densi grappoli, rosse e carnose a maturità; contengono un solo nocciolo di colore giallo-bruno. Particolarità: dai ritrovamenti effettuati si presume che nel Neolitico i semi del Biancospino fossero utilizzati come alimento. Nell’antica Grecia e a Roma il Biancospino era considerato una pianta fortemente simbolica legata alle idee di speranza, matrimonio e fertilità. Il Cristianesimo trasformò la simbologia di questa pianta; presumibilmente la corona di spine di Cristo era di Biancospino, perciò la pianta divenne simbolo di morte e di sorte avversa. L’associazione Biancospino/morte, fu rafforzata dallo sgradevole odore dei fiori di alcune specie europee. |
|||
Per saperne di più: Acta Plantarum | |||
BIANCOSPINO SELVATICO (Crataegus oxycantha o laevigata)Sinonimi: Biancospino selvatico, mayflower (fiore di maggio) — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae |
|||
Arbusto o piccolo albero, chioma globosa o allungata, irregolare dal fogliame deciduo; tronco sinuoso, spesso ramoso sin dalla base; corteccia compatta, di colore grigio chiaro che diviene in seguito bruno-rossastra, rami di colore bruno rossastro con abbondanti spine acute di 6-15 mm.
Le foglie sono alterne, semplici, ellittiche o obovate, cuneate alla base, con 1-2 lobi per lato poco profondi Fiorisce tra aprile e giugno; i fiori bianchi sono ermafroditi e si presentano riuniti in gruppi di 5-10. I frutti (falsi frutti) sono piccoli pomi ellissoidali, di 8-10 mm di diametro, riuniti in grappoli; sono rossi e contengono 2/3 semi ossei di colore giallo-bruno Utilizzo/Particolarità: Il legno di colore rosso giallastro, molto compatto e duro, può essere impiegato per lavori al tornio. In tempo di guerra i semi di Biancospino tostati venivano utilizzati come surrogato del caffè e la polpa dei frutti essiccata come additivo della farina. |
|||
Per saperne di più: Acta Plantarum |
PERO comune (Pyrus communis)Sinonimi: Pero selvatico, European Pear — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae |
|||
Albero in genere piccolo raramente può raggiungere i 20 metri di altezza. La chioma ha forma piramidale o irregolare, il tronco ha scorza grigio brunastra che si fessura con l’età e presenta profonde e caratteristiche placche quadrangolari.
Le foglie I fiori i Frutti sono tipicamente piriformi commestibili. |
|||
Per saperne di più: Acta Plantarum | |||
PERO Selvatico (Pyrus pyraster)Sinonimi: Pero Comune — Provenienza: Europa Centro-Occidentale fino al Caucaso — Famiglia: Rosaceae |
|||
La pianta può restare da adulta un semplice arbusto alto 3-4 m, o diventare alberello, raramente grande come il pero comune con cui si confonde facilmente. I rami sono molto ramificati, quasi spinosi.
Le foglie sono decidue, di forma ovata con margini seghettati. I fiori hanno petali bianchi, con stami, che presentano antere rosso violacee, uguali alla lunghezza degli stami. Le gemme presentano sfumature rosse. La fioritura avviene nella media primavera. I frutti (pomi piriformi) presentano diametro di 1-4 cm color giallo-verdastro con striature rosse e maturano da fine agosto. Curiosità: è il progenitore della comune pera coltivata e venduta in Europa; reperti ritrovati in siti preistorici indicano che già 35.000 anni fa gli uomini ne mangiavano i frutti |
|||
Per saperne di più: Agraria.org |
MELO SELVATICO (Malus sylvestris)Sinonimi: Melastro — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae |
|||
Il melo è un piccolo albero deciduo di 5-12 metri di altezza, con una chioma densa ed espansa e apparato radicale superficiale, longevo (anche 80 anni). La corteccia è grigio-bruna, piuttosto liscia da giovane, mentre negli esemplari più vecchi tende a sfaldarsi in placche.
Le foglie i fiori, I frutti Utilizzo/Particolarità: dalla domesticazione del Melo Selvatico, fin dall’antichità l’uomo ha ottenuto il Melo Domestico che si differenzia, oltre che per i frutti più grossi e dolci, per le foglie inferiormente tomentose anche in estate; inoltre i rami non sono spinescenti. Tuttora usato come portainnesto per la coltivazione di varietà di Malus Domestica. Esistono molte speci di “Meli da fiore” ottenuti con incroci, fra cui anche meli con foglie e fiori rossi (uno presente anche nel nostro parco) |
|||
Per saperne di più: Acta Plantarum | |||
Malus SPP o Crategus |
|||
Malus varietà rubra SPP (eradicato nel 2017 perchè ammalato) |
Ultimo agg.: 13 Gen 2021