I 9 ALBERI DEL :
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ALBICOCCO (Prunus armeniaca)Sinonimi: — Provenienza: Cina, Asia Centrale, Iraniano caucasica. — Famiglia: Rosaceae |
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Albero di media grandezza (5-8 m), viene mantenuto inferiore ai 3 metri nelle coltivazioni; chioma sferica elegante.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità: Introdotto in Europa dagli arabi moltissimi secoli or sono a scopo alimentare. Esistono molte varietà coltivate nelle varie regioni italiane. Eccone alcune: Precoce d’Imola e Reale d’Imola, Boccuccia, Cafona, Canino. |
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CILIEGIO (Prunus avium)Sinonimi: Ciliegio selvatico dolce. Ciliegio degli uccelli — Provenienza: Europa, Anatolia, Maghreb, Asia occidentale |
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Si tratta di un albero deciduo che cresce dai 15 ai 25 metri di altezza. La pianta vive solo 80-100 anni. Gli alberi giovani mostrano una forte crescita con dominanza apicale. La corteccia, a più strati, è bruno chiara, rossastra che si screpola con l’età. Il legno di un bel colore rosato, lucido elastico è utilizzato per la costruzione di mobili.
Foglie: I fiori I frutti |
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Per saperne di più: Acta Plantarum – Per i bimbi: “come riconoscere i Ciliegi” da WikiHow | |||
KAKI (Diospyros kaki)Sinonimi: cachi, diospirio, mela d’Oriente — Provenienza: Cina e poi Corea, Giappone; arriva in Italia alla fine dell’800 — Famiglia: Ebenaceae |
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Albero a lenta crescita che può raggiungere notevoli dimensioni (15 m), discretamente longevo. Cresce molto facilmente nel sud d’Italia, ma con opportuni portinnesti riesce a vivere anche in pianura Padana e nel Trentino dove le temperature sono meno miti. Il tronco è eretto e la chioma densa; la corteccia bruna si stacca in piccole placche.
Foglie: Fiori: sono per lo più solitari, con piccola corolla gialla, circondata da piccolo calice verde, disposti tra foglia e ramo e compaiono in maggio/giugno. Vi sono esemplari sia monoici che dioici che misti, pertanto vi sono fiori portatori solo del pistillo, altri solo degli stami, altri ermafroditi. Si riproducono per impollinazione ma anche in modo “artificiale” senza impollinazione. Frutti: Utilizzo/Particolarità: “Definito dai cinesi l’albero delle sette virtù: vive a lungo, dà grande ombra, dà agli uccelli la possibilità di nidificare fra i suoi rami, non è attaccato da parassiti, le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino ai geli, il legno dà un bel fuoco, la caduta dell’abbondante fogliame fornisce ricche sostanze concimanti” (da Wikipedia). |
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Per saperne di più: Acta Plantarum ————– Wikipedia ————–Agraria.org | |||
MELO (Malus domestica)Sinonimi: Melo da frutto– Provenienza: Europa — Famiglia: Rosaceae |
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Il melo da frutto è simile al Melo silvestre, ma è più imponente e produce frutti più grandi selezionati per l’alimentazione. E’ un albero deciduo che può raggiungere anche 8-10 metri di altezza, con una chioma densa ed espansa e apparato radicale superficiale, longevo (anche 80 anni). La corteccia è grigio-bruna, piuttosto liscia rispetto ad altri alberi da frutto.
Le foglie I fiori, I frutti Utilizzo/Particolarità: è stato ottenuto fin dall’antichità dal Melo selvatico per produrre frutti più grossi e dolci, più adatti all’alimentazione. Esistono numerose varietà e cultivar. |
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Per saperne di più: Acta Plantarum | |||
MELOGRANO (Punica granatum)Sinonimi: Albero della vita o dell’Eden — Provenienza: Iran, Himalaya, India — Famiglia: Punicaceae |
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Piccolo albero o arbusto a foglie caduche con forte tendenza a produrre polloni radicali può raggiungere i 5-6 metri di altezza e vivere anche oltre 100 anni.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità: Da sempre apprezzato sia a livello ornamentale che per i frutti eduli si è diffuso sin dall’antichità nel Caucaso e nella regione mediterranea. I romani lo chiamarono Punica perché lo importarono dalla regione punica della Tunisia. |
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NESPOLO GERMANICO (Mespilus germanica)Sinonimi: Nespolo Comune — Provenienza:Europa Sud Orientale – Persia secondariamente in Germaina — Famiglia: Rosaceae |
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Albero da frutto di piccole dimensioni o arbusto alto fino 4–5 m, di larghezza spesso superiore all’altezza; ha una crescita lenta ma vive a lungo, più di 100 anni, e resiste molto al freddo. I giovani rami possono avere peluria o le spine. La corteccia dei rami da marrone scuro diventa chiara e poi, come sul tronco, grigia. Oggi è diffuso in tutta Europa come pianta spontanea nei boschi di latifoglie o come rinselvatichita negli incolti.
Foglie: ![]() Fiori: compaiono a fine maggio o giugno, dopo la comparsa delle foglie, si aprono al vertice dei rametti fruttiferi sono solitari, ermafroditi a 5 petali bianchi o penellati di rosa, molto visitati dalle api. Frutti: Utilizzo/Particolarità: coltivati a scopo ornamentale e come albero da frutto. Da questo frutto si ottengono: marmellate, gelatine, salse e varie preparazioni culinarie e si prepara un liquore di sapore dolce e gradevole. In passato era apprezzato in alcuni comuni del cuneese ove era al centro di feste popolari e si producevano dei dolci ripieni di marmellata di nespolo . |
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NESPOLO DEL GIAPPONE (Eriobotrya Japonica)Vedi nella pagina delle “latifoglie sempreverdi” |
PERO (Pyrus communis)Sinonimi: Pero selvatico, European Pear — Provenienza: Europea e Asia Sud-occidentale – Famiglia: Rosaceae |
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Albero in genere piccolo raramente può raggiungere i 20 metri di altezza. La chioma ha forma piramidale o irregolare, il tronco ha scorza grigio brunastra che si fessura con l’età e presenta profonde e caratteristiche placche quadrangolari.
Le foglie I fiori i Frutti L’uomo ha selezionato a scopo alimentare varietà che producono frutti più grandi e con differenti caratteristiche/sapore. I peri del “frutteto della Montessori” producono “pere coscia”, cultivar italiano caratterizzato da frutti medio-piccoli, con buccia verde che vira al giallo quando il frutto raggiunge la maturazione. Peri Ornamentali da fiore sono molto diffusi nei parchi o lungo le strade anche urbane (come in via Montessori e via 4 Novembre di Bollate), hanno una dimensione più contenuta, spesso piramidali, presentano una bella fioritura primaverile ma non producono frutti. |
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Peri ornamentali da fiore: |
PESCO (Prunus persica)Sinonimi: albero della Persia — Provenienza: Cina e poi Medio Oriente, Persia — Famiglia: Rosaceae |
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Foglie: alterne, lanceolate, appuntite lunghe con margine seghettato, si presentano di colore verde scuro nella faccia superiore e verde grigio in quella inferiore. Fiori: compaiono prima delle foglie in marzo-aprile in zone apicali sui rami giovani. Sono di colore rosa con una grande differenza tra le tante varietà presenti nel nostro paese. I petali possono essere piccoli e stretti, o ampi e larghi: se all’interno hanno dei petali di colore più scuro-aranciato daranno luogo a frutti a polpa gialla, se l’interno è presente una sfumatura chiara i frutti saranno a polpa bianca. Gli stami sono molto numerosi fino a 20-30. Frutti: le pesche sono drupe carnose, tondeggianti solcate longitudinalmente da un unico solco; sono succose e zuccherine, con buccia di colore giallo-rossastra sottile e liscia nelle nettarine o pelosa (tomentosa urticante) e più spessa nelle varietà bianche o gialle. Maturano da maggio a settembre a seconda della varietà e dei cultivar. Utilizzo/Particolarità: Il pesco, originario della Cina, si diffuse rapidamente in Persia ed è stato importato da Alessandro Magno nella regione del Mediterraneo dove venne chiamato “albero della Persia”. Nonostante sia coltivato soprattutto per i suoi ottimi frutti, alcune varietà presentano fiori grandi, doppi di grande effetto, i cosiddetti “peschi da fiore” utilizzati per decorare giardini ma con frutti scadenti non commestibili. |
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SUSINO (Prunus domestica)Sinonimi: Prugno, susino europeo, prugno europeo — Provenienza: Caucaso — Famiglia: Rosaceae |
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Alberello di medie dimensioni, forma tipica ad ombrello o alberello da 3-4 fino a 6-8 metri d’altezza a secondo della varietà; corteccia chiara
Foglie: Fiori: Frutti: |
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Ultimo agg.: 14 Gen 2021