I 9 ALBERI DEL :
(Mappa interattiva: clicca sul nome dell’albero per vedere la relativa scheda)
ALBICOCCO (Prunus armeniaca)Sinonimi: — Provenienza: Cina, Asia Centrale, Iraniano caucasica. — Famiglia: Rosaceae |
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Albero di media grandezza (5-8 m), viene mantenuto inferiore ai 3 metri nelle coltivazioni; chioma sferica elegante.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità: Introdotto in Europa dagli arabi moltissimi secoli or sono a scopo alimentare. Esistono molte varietà coltivate nelle varie regioni italiane. Eccone alcune: Precoce d’Imola e Reale d’Imola, Boccuccia, Cafona, Canino. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
CILIEGIO (Prunus avium)Clicca qui e ti racconto chi sono …Sinonimi: Ciliegio dolce, ciliegio degli uccelli — Provenienza: Europa, Anatolia, Maghreb, Asia occidentale — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Parco Camilleri, Scuola Marco Polo, Scuola Montessori |
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Si tratta di un albero deciduo che cresce dai 15 ai 25 metri di altezza. La pianta vive solo 80-100 anni. Gli alberi giovani mostrano una forte crescita con dominanza apicale. La corteccia, a più strati, è bruno chiara, rossastra che si screpola con l’età. Il legno di un bel colore rosato, lucido elastico è utilizzato per la costruzione di mobili.
Foglie: I fiori I frutti |
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Per saperne di più: Acta Plantarum – Per i bimbi: “come riconoscere i Ciliegi” da WikiHow | |||
Ultimo agg.: 22 Gen 2025
Famiglia delle EBENACEAE
KAKI (Diospyros kaki)
Sinonimi: cachi, diospirio, mela d’Oriente — Provenienza: Cina e poi Corea, Giappone; arriva in Italia alla fine dell’800 — Famiglia: Ebenaceae
Albero a lenta crescita che può raggiungere notevoli dimensioni (15 m), discretamente longevo. Cresce molto facilmente nel sud d’Italia, ma con opportuni portinnesti riesce a vivere anche in pianura Padana e nel Trentino dove le temperature sono meno miti. Il tronco è eretto e la chioma densa; la corteccia bruna si stacca in piccole placche.
Foglie: grandi, caduche, coriacee, ovali allargate con corto peduncolo e apice acuminato; sono di colore verde lucente nella pagina superiore, pelose nella parte inferiore.
Fiori: sono per lo più solitari, con piccola corolla gialla, circondata da piccolo calice verde, disposti tra foglia e ramo e compaiono in maggio/giugno. Vi sono esemplari sia monoici che dioici che misti, pertanto vi sono fiori portatori solo del pistillo, altri solo degli stami, altri ermafroditi. Si riproducono per impollinazione ma anche in modo “artificiale” senza impollinazione.
Frutti: i frutti maturano in ottobre-novembre e rimangono sui rami anche dopo la caduta delle foglie; sono costituiti da una grossa bacca generalmente sferoidale (7-9 cm) giallo-arancio, buccia sottile e polpa molle e succosa. I semi presenti all’interno del frutto variano da 0 a 8. I frutti che si sviluppano senza impollinazione non hanno semi.
Utilizzo/Particolarità: “Definito dai cinesi l’albero delle sette virtù: vive a lungo, dà grande ombra, dà agli uccelli la possibilità di nidificare fra i suoi rami, non è attaccato da parassiti, le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino ai geli, il legno dà un bel fuoco, la caduta dell’abbondante fogliame fornisce ricche sostanze concimanti” (da Wikipedia).
I frutti sono molto apprezzati dal punto di vista nutritivo perché sono ricchi di zuccheri, vitamine e proteine; ne esistono molte varietà con proprietà alimentari e resa differente che vengono da cultivar o incroci.
Il legno del cachi viene utilizzato per lavori di ebanisteria.
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
MELO SELVATICO (Malus sylvestris)Sinonimi: Melastro — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Scuola Montessori, Giardino dei Giusti |
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Il melo è un piccolo albero deciduo di 5-12 metri di altezza, con una chioma densa ed espansa e apparato radicale superficiale, può vivere anche 80 anni. Può essere potato basso e mantenuto come arbusto soprattutto a scopo ornamentale. Negli esemplari giovani la corteccia è grigio-bruna, piuttosto liscia, mentre negli esemplari più vecchi tende a sfaldarsi in placche.
Le foglie I fiori, I frutti Utilizzo/Particolarità: dalla domesticazione del Melo Selvatico, fin dall’antichità l’uomo ha ottenuto il Melo Domestico che si differenzia, oltre che per i frutti più grossi e dolci, per le foglie inferiormente tomentose anche in estate; inoltre i rami non sono spinescenti. Tuttora usato come portainnesto per la coltivazione di varietà di Malus Domestica. Esistono molte speci di “Meli da fiore” ottenuti con incroci, fra cui anche meli con foglie e fiori rossi (uno presente anche nel nostro parco) |
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Melo con portamento arbustivo del Giardino dei Giusti di via Perlasca a Bollate |
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Malus varietà rubra o purpurea SPP (eradicato nel 2017 perché ammalato) |
MELO DA FRUTTO (Malus domestica)Sinonimi: Melo da frutto– Provenienza: Europa — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Scuola Montessori, Parco Camilleri |
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Il melo da frutto è simile al Melo silvestre, ma è più imponente e produce frutti più grandi selezionati per l’alimentazione. E’ un albero deciduo che può raggiungere anche 8-10 metri di altezza, con una chioma densa ed espansa e apparato radicale superficiale, longevo (anche 80 anni). La corteccia è grigio-bruna, piuttosto liscia rispetto ad altri alberi da frutto.
Le foglie I fiori I frutti Utilizzo/Particolarità: è stato ottenuto fin dall’antichità dal Melo selvatico per produrre frutti più grossi e dolci, più adatti all’alimentazione. Esistono numerose varietà e cultivar. Nel giardino della scuola Montessori, posteriore vicino al “Montessorto”, erano stati messi a dimora due piccoli meli da frutto varietà “Golden”, purtroppo recentemente eliminati perché parassitati. Nel Frutteto del Parco Camilleri di Cassina Nuova di Bollate sono stati messi a dimora, a scopo didattico, meli da frutto di differente varietà, vi ritroviamo: Melo Annurca, Melo Granny Smith e Melo Starking. |
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Ultimo agg.: 22 Giu 2022
MELO COTOGNO (Cydonia oblonga)Provenienza: Asia Minore e Caucaso poi Europa e Cina – Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Scuola Iqbal Masih |
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![]() Piccolo albero o arbusto che può raggiungere 5-8 metri d’altezza. Tronco marrone chiaro liscio.Le foglie sono decidue, alterne, lunghe 5-10 cm, ovate base arrotondata, margine liscio, finemente pelose (pubescenti).I fiori compaiono ad aprile-maggio, a 5 petali con corolle di 5-7 cm di diametro; sono ermafroditi di colore bianco o lievemente rosate, stami gialli con antere verdi chiare; l’impollinazione è mediata dagli insetti (entomofila o zoofila).I frutti detti cotogne, maturano fra settembre ed ottobre, sono di color giallo intenso, grandezza variabile, per lo più asimmetrici, maliformi o piriformi. Sono ricoperti da fine peluria che scompare a maturazione. La polpa ed il torsolo sono particolarmente duri. Il sapore è peculiare, per lo più asprigno, astringente perché ricco di tannino. Utilizzo/Particolarità: |
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Ultimo agg.: 01 Mag 2022
MELOGRANO (Punica granatum)Sinonimi: Albero della vita o dell’Eden — Provenienza: Iran, Himalaya, India — Famiglia: Punicaceae |
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Piccolo albero o arbusto a foglie caduche con forte tendenza a produrre polloni radicali, può raggiungere i 5-6 metri di altezza e vivere anche oltre 100 anni.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità: da sempre apprezzato sia a livello ornamentale che per i frutti eduli si è diffuso sin dall’antichità nel Caucaso e nella regione mediterranea. I romani lo chiamarono Punica perché lo importarono dalla regione punica della Tunisia. |
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Ultimo agg.: 27 Gen 2022
NESPOLO DEL GIAPPONE (Eriobotrya Japonica)Sinonimi: Nespolo Japonico– Provenienza:Giappone e Cina, dall’800 diffuso anche in Europa — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Giardino dei Giusti, Scuola Marco Polo, Scuola Montessori, Parco Centrale (giro esterno), Scuola Don Milani |
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Albero sempreverde dalle ridotte dimensioni (fino a 8-10 metri) con chioma ampia tendenzialmente sferica, tronco diritto, corteccia grigio scura. Ne esistono molte varietà ottenute in serra (cultivar) per valorizzare l’aspetto ornamentale o il sapore. Non va confuso con la “nespola comune” (Mespilus germanica) anch’essa rosacea, oggi raramente coltivato e commercializzato.
Foglie: Fiori: compaiono nel tardo autunno (da fine ottobre-novembre) all’apice dei rami e durano anche fino a febbraio. Sono infiorescenze formate da fiori ermafroditi di ridotta dimensione, bianco crema, rosati, molto numerosi, coperti da fitta peluria e portano 20 stami e 5 pistilli. Sono molto amati dalle api che li impollinano nel tardo autunno. Frutti: Utilizzo/Particolarità: albero molto amato sia per i suoi dolci frutti sia per le sue qualità ornamentali grazie alle sue foglie presenti anche in inverno, all’infiorescenza profumata invernale e per i frutti colorati in primavera. I nespoli sono delle piante rustiche e, per tale ragione, sono in grado di sopportare senza problemi il gelo delle nostre regioni. Crescono meglio nelle regioni calde dove fiori e frutti durano più a lungo e viene prodotto un buon miele. |
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Ultimo agg.: 01 Mag 2023
NESPOLO GERMANICO (Mespilus germanica)Sinonimi: Nespolo Comune — Provenienza:Europa Sud Orientale – Persia secondariamente in Germaina — Famiglia: Rosaceae |
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Albero da frutto di piccole dimensioni o arbusto alto fino 4–5 m, di larghezza spesso superiore all’altezza; ha una crescita lenta ma vive a lungo, più di 100 anni, e resiste molto al freddo. I giovani rami possono avere peluria o spine. Corteccia è grigio-marrone, liscia all’inizio, si spacca in lamine sottili con l’età.Oggi è diffuso in tutta Europa come pianta spontanea nei boschi di latifoglie.
Foglie: ![]() Fiori: compaiono a fine maggio o giugno, dopo la comparsa delle foglie al vertice dei rametti fruttiferi sono solitari, ermafroditi a 5 petali bianchi o pennellati di rosa, molto visitati dalle api. I Frutti Utilizzo/Particolarità: coltivati a scopo ornamentale e come albero da frutto. Da questo frutto si ottengono: marmellate, gelatine, salse e varie preparazioni culinarie e si prepara un liquore di sapore dolce e gradevole. In passato era apprezzato in alcuni comuni del cuneese ove era al centro di feste popolari quando si producevano dei dolci ripieni di marmellata di nespolo. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
PERO (Pyrus communis)Sinonimi: Pero comune, European Pear — Provenienza: Europea e Asia Sud-occidentale – Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Scuola Montessori |
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Albero in genere piccolo raramente può raggiungere i 20 metri di altezza. La chioma ha forma piramidale o irregolare, il tronco ha scorza grigio brunastra che si fessura con l’età e presenta profonde e caratteristiche placche quadrangolari.
Le foglie I fiori i Frutti L’uomo ha selezionato a scopo alimentare varietà che producono frutti più grandi e con differenti caratteristiche/sapore.
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Specie o Varietà simili:PERI ORNAMENTALI DA FIORE (Pyrus calleryana ‘Chanticleer’)Sono molto diffusi nei parchi o lungo le strade urbane (come in via Montessori e via 4 Novembre di Bollate), hanno una dimensione più contenuta, spesso piramidali, presentano una bella fioritura a metà marzo, prima delle foglie, non producono frutti. |
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PERO Selvatico (Pyrus pyraster)Provenienza: Europa Centro-Occidentale fino al Caucaso — Famiglia: Rosaceae |
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La pianta può restare da adulta un semplice arbusto alto 3-4 m, o diventare alberello, raramente grande come il pero comune con cui si confonde facilmente. I rami presentano molti collaterali da sembrare quasi spinosi.
Le foglie sono decidue, di forma ovata con margini seghettati. I fiori hanno petali bianchi, stami con antere rosso violacee. Le gemme presentano sfumature rosse. La fioritura avviene nella media primavera. I frutti (pomi piriformi) presentano diametro di 1-4 cm color giallo-verdastro con striature rosse e maturano da fine agosto. Curiosità: è il progenitore della comune pera coltivata e venduta in Europa; reperti ritrovati in siti preistorici indicano che già 35.000 anni fa gli uomini ne mangiavano i frutti |
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Ultimo agg.: 29 Nov 2021
PESCO (Prunus persica)Sinonimi: albero della Persia — Provenienza: Cina e poi Medio Oriente, Persia — Famiglia: Rosaceae |
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Foglie: alterne, lanceolate, appuntite lunghe con margine seghettato, si presentano di colore verde scuro nella faccia superiore e verde grigio in quella inferiore. Fiori: compaiono prima delle foglie in marzo-aprile in zone apicali sui rami giovani. Sono di colore rosa con una grande differenza tra le tante varietà presenti nel nostro paese. I petali possono essere piccoli e stretti, o ampi e larghi: se all’interno hanno dei petali di colore più scuro-aranciato daranno luogo a frutti a polpa gialla, se l’interno è presente una sfumatura chiara i frutti saranno a polpa bianca. Gli stami sono molto numerosi fino a 20-30. Frutti: le pesche sono drupe carnose, tondeggianti solcate longitudinalmente da un unico solco; sono succose e zuccherine, con buccia di colore giallo-rossastra sottile e liscia nelle nettarine o pelosa (tomentosa urticante) e più spessa nelle varietà bianche o gialle. Maturano da maggio a settembre a seconda della varietà e dei cultivar. Utilizzo/Particolarità: Il pesco, originario della Cina, si diffuse rapidamente in Persia ed è stato importato da Alessandro Magno nella regione del Mediterraneo dove venne chiamato “albero della Persia”. Nonostante sia coltivato soprattutto per i suoi ottimi frutti, alcune varietà presentano fiori grandi, doppi di grande effetto, i cosiddetti “peschi da fiore” utilizzati per decorare giardini ma con frutti scadenti non commestibili. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
SUSINO (Prunus domestica)Sinonimi: Prugno, susino europeo, prugno europeo — Provenienza: Caucaso — Famiglia: Rosaceae |
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Alberello di medie dimensioni, forma tipica ad ombrello o alberello da 3-4 fino a 6-8 metri d’altezza a secondo della varietà; corteccia chiara
Foglie: Fiori: Frutti: |
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Ultimo agg.: 24 Gen 2023
Ultimo agg.: 01 Mag 2023