EDERA ( Hedera helix )

Sinonimi:Provenienza: Europa– Famiglia: Araliaceae
Esemplari a Bollate: … pressochè ubiquitaria

Pianta rampicante con fusto legnoso e foglie sempreverdi che cresce rapidamente ovunque e sopravvivere in climi e condizioni molto diverse. .

Foglie:  di color verde brillante nella pagina superiore, verde più pallido nella faccia inferiore; hanno forma diversa in base alla fase di crescita (eterofillia): quelle sui rami fioriferi sono ovate o romboidali, quelle adulte sono tri o penta lobate lunghe 4-6 cm di un bel color verde intenso.

Fiori: minuscoli fiori verdi giallognoli che compaiono in autunno riuniti in corimbi terminali che attirano molto le api (pianta mellifera).

I Frutti sferici di 4-7 mm, solitamente neri a maturazione, compaiono l’anno successivo alla fioritura e sono ottima fonte di cibo per gli uccelli.

Utilizzo/Particolarità: Sono piante rampicanti resistenti e facili da coltivare che per la variabilità della forma e dei colori delle foglie viene utilizzata per rivestire pareti, gazebo, tronchi degli alberi; non è una parassita (prende il nutrimento dalla sue radici), ma se troppo abbondante può soffocare o far cadere le piante a cui si attacca. Le radici aeree dell’edera hanno una presa molto salda che consente un’aderenza sicura e forte su qualsiasi superficie. Aderisce perfettamente a mattoni, tronchi, pietre, rocce. Riesce addirittura a smuovere gli intonaci vecchi e sgretolati.
Per contenerne la crescita piuttosto disordinata e per darle una forma più armoniosa è necessario potarla a fine inverno per non rinunciare alla fioritura autunnale.
L’Hedera helix è molto longeva tanto che esistono esemplari centenari con fusti di un metro di diametro.
Tutte le parti dell’edera se ingerite sono tossiche; anche la sua linfa se viene a contatto con la pelle può creare irritazioni o allergie.
Nel linguaggio dei fiori l’Edera è di buon augurio, infatti, è il simbolo della continuità e permanenza del desiderio. Le sue foglie a forma di cuore, si attaccano a muri e alberi in modo “indissolubile”.

Per saperne di più: Wikipedia ——Agraria.org —– Università di Trieste

Ultimo agg.: 20 Mag 2022

Famiglia delle Araliaceae
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