BIANCOSPINO COMUNE (Crataegus monogyna)Sinonimi: Azaruolo selvatico, Spino bianco — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale |
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Arbusto o piccolo albero, a fogliame deciduo, che raggiunge 2-5 m di altezza, raramente i 10 m. Ha una crescita molto lenta e può vivere 500 anni. Presenta una chioma globosa o allungata e tronco sinuoso, con corteccia compatta, liscia di colore grigio-chiaro nelle piante giovani, brunastra che si sfalda a placche negli esemplari vecchi. I ramoscelli laterali terminano frequentemente con spine aguzze lunghe sino a 2 cm.
Le foglie I fiori, I frutti (in realtà falsi frutti perché derivano dall’accrescimento del ricettacolo fiorale e non da quello dell’dell’ovario) sono piccoli pomi di circa 7-10 mm di diametro, riuniti in densi grappoli, rossi e carnosi a maturità; contengono un solo nocciolo di colore giallo-bruno. Particolarità: dai ritrovamenti effettuati si presume che nel Neolitico i semi del Biancospino fossero utilizzati come alimento. Nell’antica Grecia e a Roma il Biancospino era considerato una pianta fortemente simbolica legata alle idee di speranza, matrimonio e fertilità. Il Cristianesimo trasformò la simbologia di questa pianta; presumibilmente la corona di spine di Cristo era di Biancospino, perciò la pianta divenne simbolo di morte e di sorte avversa. L’associazione Biancospino/morte, fu rafforzata dallo sgradevole odore dei fiori di alcune specie europee. |
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BOSSO COMUNE (Buxus sempervirens )Sinonimi: mortella, bossolo — Provenienza: Europa, Nord-Africa e Asia occidentale. — Famiglia: Buxaceae Esemplari a Bollate: Parco Camilleri |
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Arbusto sempreverde, cespuglioso o a più fusti, di altezza variabile tra i 2 e 4 m; può vivere anche 500 anni. Molto diffuso dalla penisola iberica alla penisola balcanica. Cresce selvatico in terreni assolati o ombrosi dalle pianure alle montagne.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : Cresce lentamente ma è apprezzato come pianta ornamentale per giardini dove spesso viene potato in forme artistiche stravaganti. Tutte le parti della pianta, in particolare le foglie, i semi e le radici sono tossiche se ingerite in quantità elevate. Il suo legno è durissimo, di colore giallo, liscio, molto pregiato. Un tempo si fabbricavano le tavolette da scrittura e le pissidi, cioè le coppe per la conservazione delle ostie consacrate. Oggi il legno è impiegato per la costruzione di strumenti musicali a fiato, per sculture lignee, per ebanisteria e intarsio e per modellismo navale. |
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BRUGO (Calluna vulgaris )Sinonimi: falsa erica, erica selvatica o erica volgare, Calluna – Provenienza: Nord Europa — Famiglia: Ericaceae Esemplari a Bollate: Castellazzo, Parco delle Groane |
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Il Brugo, piccolo arbusto, unico rappresentante del genere Calluna, ![]() Foglie: Fiori: Utilizzo/Particolarità : Il nome Calluna deriva dal greco “kallynein” (scopare), perché anche questa, come diverse altre nostre Eriche, serve, e soprattutto è servita per secoli, a realizzare scope. E’ una specie molto amata dalle api e il miele prodotto da questi fiori è particolarmente pregiato. I rami si prestano al taglio e, anche secchi, durano a lungo. |
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CORNIOLO ( Cornus mas)Sinonimi: Corniolo maschio, Cornio, Corniello, Corgnolo, Cornelian cherry — Provenienza: Europa centro-meridionale fino al Mar Nero — Famiglia: Cornaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Parco Camilleri, via Zandonai |
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Piccolo albero o arbusto caducifoglie, alto fino a 5-6 metri e altrettanto esteso in larghezza; cresce spontaneo dal piano ai 1500 m e può vivere sino a 100 anni. In Italia è ubiquitario, tranne che nelle isole.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : come pianta ornamentale in parchi e giardini, per le foglie brillanti e la miriade di fiori gialli che compaiono a primavera. Il nome cornus si riferisce alla durezza del suo legno simile al corno. Il termine botanico di corniolo mas (maschio) sottolinea la resistenza del suo legno, utilizzato dai greci per costruire le aste delle lance e per costruire denti di ruote e ingranaggi soggetti a logoramento. |
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ERICA (GENERE) |
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Comprende circa 850 specie di arbusti sempreverdi, suffruticosi, perenni, appartenenti alla famiglia delle Ericaceae. Le piante di Erica sono coltivate come ornamentali per la notevole produzione di fiori che in genere persistono a lungo. I semi sono molto piccoli e in alcune specie possono rimanere sul suolo per decenni. Ricordiamo oltre all’ Erica carnea descritta più oltre, l’Erica arborea che cresce sui pendii delle colline o in brulle pianure, molto più alta della Erica carnea, può raggiungere i 6-7 metri, ha radici imponenti e tortuose, resistenti al fuoco tanto da essere utilizzate per fabbricare pipe di gran pregio e l’Erica scoparia alta e molto ramificata ed i suoi rami in passato erano usati per realizzare scope. | |||
ERICA (Erica carnea )Sinonimi: Erica carnicina, scopina — Provenienza: Sud africa – Mediterraneo– Famiglia: Ericaceae Esemplari a Bollate: Scuola Marco Polo |
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L’Erica Carnea è un arbusto sempreverde che vegeta diffusamente nei prati, ![]() Foglie: Fiori: Frutti: sono piccole capsule. Utilizzo/Particolarità : L’erica si adatta a vivere su terreni poveri di nutrienti minerali e viene perciò usata per naturalizzare ambienti degradati o impiegata nei giardini ed aiuole come pianta ornamentale per formare bei tappeti colorati grazie alla selezione di molti cultivar di colore diversi. |
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EVONIMO EUROPEO ( Euonymus europaeus)Sinonimi: Cappello da Prete, Berretto da Prete, Fusaggine, Fusaria comune, Corallini — Provenienza: Europa-Asia — Famiglia: Celastraceae Esemplari a Bollate: Parco Camilleri, via Zandonai |
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Arbusto deciduo, cespuglioso, con rami divaricati, ma può crescere come pianta alta sino a 6 metri. Il portamento della pianta unisce lo sviluppo verticale dei fusti, che possono ricordare quelli del nocciolo, con l’apice decombente. I suoi rami di colore verde scuro-brunastri tendono ad essere quadrangolari per la presenza di 2-4 alette longitudinali sporgenti (simil sughero). Vive circa 50 anni. Ne esistono circa 170 varietà differenti, alcune con foglie perenni, diffuse in tutti i continenti. Cresce bene in zone di golena, margini boschivi. E’ raro solo in zone sabbiose.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : Viene utilizzato a scopo ornamentale come siepe anche in luoghi ombrosi. Il nome di fusaggine deriva dall’utilizzo dei fusti per filare la lana. Dal suo legno si ottenevano anche i carboncini da disegno. Sembra che, un tempo, i frutti seccati e polverizzati fossero usati come polvere insetticida e antiparassitaria. L’Evonimo del Giappone (Euonymus Japonicus) è un arbusto molto fitto spesso usato come siepe, presenta delle foglie ovate o obovato-lanceolate, di colore verde scuro, lucide sulla pagina superiore, più coriacee rispetto all’Euonymus europaeus. I frutti sono capsule coriacee con semi ricoperti da un arillo rosso. |
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FRANGOLA ( Rhamnus frangula o Frangula alnus Mill.)Sinonimi: Frangola comune, Alno nero, putine — Provenienza: Europa, Africa nord-occidentale, Asia Minore e Iran. — Famiglia: Rhamnaceae Esemplari a Bollate: Parco Camilleri, via Zandonai |
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Arbusto caducifoglie alto da 1,5 a 3 metri; occasionalmente albero alto fino a 7 metri con rami che si dipartono spesso dalla base. Vive ben dai 30 ai 50 anni nei margini boschivi. La corteccia dei rami è di colore bruno-violaceo, ricchissima di lenticelle rotonde nei rami giovani, allungate e trasversali nei più vecchi. E’ priva di spine.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : Utilizzata a scopo ornamentale per la prolungato fioritura molto gradita alle api. |
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GELSOMINO GIALLO (Jasminum nudiflorum )Sinonimi: gelsomino invernale, gelsomino di San Giuseppe – Provenienza: Cina – Famiglia: Oleaceae Esemplari a Bollate: Scuola Marco Polo, Stazione Bollate Centro |
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Arbusto semi-rampicante che può arrampicarsi lungo un muro fino all’altezza di 3-4 metri; i rami sono di colore verde scuro, con sezione quadrangolare, dritti e rigidi, resistenti al freddo. Il nome latino della pianta è legato alla sua peculiarità di produrre i fiori su rami nudi privi di foglie.
Foglie: Fiori: Frutti: si osservano raramente e sono rappresentati da una o due bacche saldate lateralmente. Utilizzo/Particolarità : le origini del Gelsomino invernale sono molto antiche e pare che la sua diffusione e la sua coltivazione su scala mondiale si debbano al noto navigatore Vasco de Gama o a navigatori Inglesi. Apprezzato per la precoce fioritura, viene utilizzato per coprire muri oppure come pianta ricadente in giardini e parchi. |
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GINESTRE o GINISTEAE (TRIBU)Provenienza: emisfero boreale Famiglia: Fabaceae |
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Il termine di Ginestre (Tribu Ginestae) comprende molte specie di piante appartenenti a generi differenti tutte appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, quali: Calicotomene, Chmaecytisus, Cytisus, Genista, Spartium, Ulex. | |||
GINESTRA COMUNE ( Spartium junceum)Sinonimi: Ginestra comune, Ginestra odorosa — Provenienza: Mediterranea in senso stretto. — Famiglia: Fabaceae Esemplari a Bollate: Scuola Montessori |
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Arbusto deciduo dal portamento eretto, alto 50-200 cm, con ramificazioni piuttosto lunghe e numerosi getti a sezione circolare ( a differenza della ginestra dei carbonai che presenta scanalature).
Foglie: sono semplici, sessili o brevemente picciolate, rade e distanziate, lineari-lanceolate, lunghe 1-3 cm, con margine intero, glabre, di colore verde scuro, presto caduche e quasi scomparse alla fioritura. Fiori: profumati, papilionacei (a farfalla con 5 petali: un grande petalo superiore, due petali laterali detti ali e due petali inferiori saldati insieme) di circa 2 cm, sono di colore giallo intenso. L’impollinazione avviene tramite insetti (entomofila) Frutti: è un legume falciforme, oblungo, verde e vellutato ma senza peli, più lungo di quello della Ginestra dei Carbonai, nerastro a maturazione; si apre con un meccanismo di torsione ed espelle lontano i suoi 10-18 semi bruni, lucenti e velenosi. Utilizzo/Particolarità : Cresce bene in luoghi aridi, lungo i cigli delle strade delle regioni del centro-sud Italia e delle isole. |
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GINESTRA DEI CARBONAI ( Cytisus scoparius o Spartium scoparium)Sinonimi: Citiso scopario, Scannabecco — Provenienza: — Famiglia: Fabaceae Esemplari a Bollate: Parco Camilleri, Scuola Montessori |
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Arbusto deciduo dal portamento eretto con rami sottili spigolosi e scanalati, verde brillante con numerose ramificazioni laterali che conferiscono al ramo l’aspetto di una scopa. Spontanea nell’Europa di nord ovest, assente nelle Alpi perché sensibile al gelo.
Le Foglie Fiori: Il Frutto Utilizzo/Particolarità : Scoparius significa scopa, perché con i suoi rami flessibili e difficilmente infiammabili si creavano scope adatte anche alla pulizia dei forni da pane. I suoi rami venivano messi dai carbonai sulla cima delle cataste di legna circondate dalla terra (le carbonaie) al fine di rallentare la combustione per produrre carbone migliore. Dai fusti si ricavavano tessuti, carta, cesti; dai suoi fiori sostanze coloranti. Il suo legno elastico veniva usato per fabbricare balestre. |
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LAGERSTROEMIA (Lagerstroemia indica)Sinonimi: mirto crespo Provenienza: Cina sud orientale, Giappone e Corea – Famiglia: Lytraceae Esemplari a Bollate: Scuola Montessori, via Repubblica, via Piave |
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![]() Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità: introdotta in Italia nel ‘700 e utilizzata puramente per scopi ornamentali nelle nostre città perchè non teme il caldo e l’inquinamento; in India queste piante hanno anche un’importanza economica perché il loro legno, a grana molto compatta, non viene attaccato dagli insetti. |
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LIGUSTRO COMUNE (Ligustrum vulgare)Sinonimi: olivella – Provenienza: Europa, Nord Africa, Asia Minore – Famiglia: Oleaceae Esemplari a Bollate: Scuola Marco Polo |
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![]() Foglie: Fiori: Frutti: bacche quasi sferiche con endocarpo membranoso o cartaceo. Il colore del frutto è in genere nero, lucido tendente al rossastro cupo. Le bacche hanno un portamento eretto e sono velenose per l’uomo. Utilizzo/Particolarità : oggi viene utilizzata come pianta da siepe visivamente molto piacevole per i fusti ben eretti, le foglie ovali, lucide di un colore verde brillante e per i suoi fiori bianco-avorio. Viene impiegato per separare o dividere spazi esterni in maniera semplice, elegante e raffinata, per erigere fitte barriere naturali o filari verdeggianti anche nella stagione autunnale. Le foglie, la corteccia e i fiori contengono tannini, resine, glucosidi e zuccheri. |
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SYRINGA (GENERE)Provenienza: Europa, Estremo Oriente, Persia – Famiglia: Oleaceae |
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Comprende una trentina di specie di arbusti decidui utilizzati soprattutto a scopo ornamentale che posono raggiungere l’altezza di 5 metri. Le specie più diffuse diffuse sono:
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LILLA’ (Syringa vulgaris)Sinonimi: serenella– Provenienza: Asia orientale, Europa sudorientale (Balcani) – Famiglia: Oleaceae Esemplari a Bollate: Giardino dei Giusti |
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Arbusto forte e rustico introdotto in Europa centrale nel XVI sec , naturalizzato nel bacino del mediterraneo e coltivato diffusamente per l’intenso e gradevole profumo dei suoi fiori. Portamento eretto con rami ascendenti; se coltivato con grande maestria può crescere con fusti alti sino a 5 metri.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : in parchi o giardini è coltivata a scopo ornamentale per formare siepi, boschetti fioriti o per creare deliziosi angoli colorati e profumati in grado di attirare una grande quantità di api. |
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OLEANDRO (Nerium oleander )Sinonimi: — Provenienza: Asia – Famiglia: Apocynaceae Esemplari a Bollate: Giardino dei Giusti, Parco Centrale |
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E’ una arbusto sempreverde che può raggiungere anche i 6 metri di altezza. Il fusto legnoso è dapprima eretto poi i suoi rami si inarcano all’esterno. I rami giovani sono verdi e glabri. I fusti e i rami vecchi hanno una corteccia di colore grigiastro.
Foglie: Fiori: I Frutti Utilizzo/Particolarità : L’oleandro, un arbusto tipico della vegetazione mediterranea, è diffuso in tutta Italia per la sua bella fioritura che si prolunga dalla primavera all’autunno. Nonostante il naturale portamento cespuglioso può essere allevato “ad albero” per realizzare suggestivi viali fioriti. Grazie alle poche esigenze colturali si utilizza spesso anche nell’arredo urbano, in quanto sopravvive anche in condizioni di coltivazione non ideali, come caldo estremo o siccità. |
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PYRACANTHA (Pyracantha Coccinea)Sinonimi: agazzino (anche Cotoneaster pyracantha) — Provenienza: Cina — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Camilleri |
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Arbusto sempreverde o caducifoglia in climi freddi a crescita rapida raggiunge rapidamente 2-3 metri d’altezza. Ne esistono molte varietà differenti. Ha portamento eretto, i rami di colore marrone scuro si sviluppano spesso in modo disordinato, producendo una densa chioma tondeggiante; sono muniti di lunghe spine acuminate.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : utilizzata soprattutto a scopo ornamentale, spesso usata per costituire siepi impenetrabili; molto decorativa anche come esemplari singoli. Molto robusta, sopporta bene le potature. |
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ROSA (GENERE) |
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La Rosa è una pianta molto antica che cresce spontanea in tutte le zone temperate dell’emisfero settentrionale dall’Europa all’Asia e comprende circa 150 specie. L’uomo attirato dalla bellezza dei fiori ha creato circa 2000 varietà diverse per forma, colore e profumo attraverso la coltivazione, l’ibridazione e l’innesto. In Italia esistono oltre 30 specie di rose selvatiche, sono arbusti con portamento rampicante oppure tappezzante; fra queste ricordiamo: la Rosa canina la più semplice e “naturale”, la Rosa pendulina delle Alpi e dell’Appennino settentrionale, la Rosa glauca frequente sulle Alpi, ecc. |
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ROSA ARBUSTIVA (Rosa spp)Sinonimi: — Provenienza: Asia, Europa – Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Scuola Marco Polo |
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Con questo nome sono comprese molte specie e cultivar e non è possibile identificare la specie esatta;![]() Foglie composte: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : Oltre che come piante ornamentali, alcune Rose (R. damascena, R. moschata) sono coltivate per ricavarne oli essenziali dai petali. I frutti sono impiegati nella preparazione di tisane, confetture, liquori e i petali possono essere consumati in insalata. E’ incredibile pensare che quando l’uomo è apparso sulla terra, le rose originarie esistevano già, infatti da reperti fossili si presume che risalgano a circa 30-40 milioni di anni fa. L’uomo ne ha gustato il sapore dei fiori e dei frutti ignaro del beneficio che il suo organismo ne ricavava (la vitamina C presente nei cinorrodi). Le ha apprezzate per la loro bellezza e le ha diffuse in tutto il mondo, creando molteplici specie e sottospecie. |
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SANGUINELLA ( Cornus sanguinea)Sinonimi: Corniolo sanguinello, Sanguinello, Sanguine — Provenienza: Europa e Asia Minore — Famiglia: Cornaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale M.L.King, Parco Camilleri, Scuola Marco Polo |
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La sanguinella è un arbusto deciduo che può crescere fino ad un massimo di 5 m e vive mediamente una trentina d’anni. Deve il suo nome alle foglie rosse in autunno e alla corteccia rossiccia dei suoi rami più giovani.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : La Sanguinella cresce bene in qualsiasi habitat e in breve tempo forma raggruppamenti fitti che consolidano terreni in pendenza e rinverdisce aree incolte e boscaglie. Nei giardini viene utilizzata a scopo ornamentale per le sue foglie autunnali che si tingono di color rosso sangue. |
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SPIREA (GENERE)Provenienza: Asia sud-orientale – Famiglia: Rosaceae |
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Sono un genere di piante arbustive appartenenti alla famiglia delle Rosaceae caratterizzati da fusti sottili, più o meno ramificati ma con aspetto per lo più compatto, foglie decidue, dentate o lobate, spesso picciolate. I fiori sono bianchi o rosati, piccoli e raccolti in vistose infiorescenze, i frutti sono piccole capsule. Fioriscono per lo più all’inizio della primavera. Spiraea era nome usato dagli antichi (dal greco “speira” che significa legaccio) per una pianta così chiamata perché i suoi rami servivano a far corone, ghirlande Originarie dell’Asia (Cina e Giappone) si sono diffuse in Europa nel 19° secolo a scopo ornamentale. Se ne riconoscono fino a 80 specie differenti, contrassegnate da peculiare forma delle foglie, fioritura, colore, origine. Ci soffermiamo a descrivere la Spirea cantonese perché presente nel Parco Centrale Martin Luther King e nel giardino della Scuola Marco Polo di Bollate. |
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SPIREA CANTONENSE (Spiraea cantoniensis)Sinonimi: Spirea di Canton, spiraea reevesiana – Provenienza: Cina Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Scuola Marco Polo, Parco Centrale |
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Arbusto perenne a foglie decidue, con rami sottili, leggermente ricurvi all’estremità, con fitta ramificazione. Diffuso per scopi ornamentali raggiunge 1-2 metri di altezza.
Foglie: Fiori: Frutti: è un poli-follicolo formato da 3-5 carpelli (o carpidi) cioè foglie più o meno profondamente modificate che concorrono alla formazione dell’ovario e poi alla copertura del seme. Utilizzo/Particolarità : per la sua abbondante fioritura primaverile viene utilizzata a scopo ornamentale nei giardini o per creare in poco tempo, data la veloce crescita , bellissime siepi. Se affiancata alla Spirea del Giappone, che presenta una spettacolare fioritura di colore rosa o rosso più tardiva, offrirà un effetto cromatico sorprendente. Se collocate nei pressi di un orto favoriscono l’impollinazione degli ortaggi perché attirano grandi quantità di insetti quali api e farfalle. |
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VIBURNO ( Viburnum opulus)Sinonimi: viburno oppio, palla di neve, pallon di maggio – Provenienza: Eurasiatica – Famiglia: Adoxaceae Esemplari a Bollate: Parco Camilleri, Forestazione Zandonai |
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Arbusto eretto, fittamente ramificato, con chioma espansa che può raggiungere i 4 m. Può vivere 30-50 anni. La corteccia è bruno grigiastra chiara a grandi lenticelle, con fenditure verticali, i rami giovani sono glabri, lucidi e flessibili. Diffuso in tutta l’Europa centrale, cresce bene dalla pianura sino a 1500 metri se il terreno è ricco di acqua.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : Per la facilità di coltivazione, la capacità pollonifera e la bellezza della fioritura sono state selezionati cultivar con fiori molto più globosi e di maggior effetto decorativo ma solitamente sterili. |
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WISTERIA (GENERE)Provenienza: estremo Oriente – Famiglia: Fabaceae |
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Con il termine Wisteria o Wistaria o Glicine indichiamo comunemente almeno una decina di arbusti e piante rampicanti provenienti dall’estremo Oriente, così chiamati in onore di un docente tedesco che insegnava nell’Università della Pennsylvania Gaspare Wistar (1761-1818). Pianta rampicante decidua longeva che può sviluppare rami sottili di alcuni metri in una sola stagione vegetativa. Il tronco, bruno, si attorciglia già dalla base modellandosi al sostegno più vicino e può crescere fino a 20 m in altezza ed estendersi per molti metri in orizzontale. Può essere una pianta molto longeva ed estendersi notevolmente.L’esemplare Monumentale più esteso al mondo è stato piantato nel 1894 e si trova a Sierra Madre nella Contea di Los Angeles (California): occupa una superficie di oltre 0,4 ettari e pesa 250 tonnellate.Le specie più diffuse sono la Wisteria sinensis, la Wisteria floribunda e la Wisteria frutescens |
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GLICINE (Wisteria sinensis)Sinonimi: Wisteria chinensis, w.consequana, w. precox – Provenienza: Cina – Famiglia: Fabaceae Esemplari a Bollate: Giardino dei Giusti |
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Pianta rampicante a foglie decidue a rapida crescita, molto vigorosa e longeva che può sviluppare rami sottili di alcuni metri in una sola stagione vegetativa. Cresce avvolgendosi attorno ai sostegni in senso antiorario. E’ la specie più diffusa in Italia.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : proveniente dalla Cina è stato importato in Gran Bretagna per la prima volta nel 1816. Molto apprezzata come pianta ornamentale per ricoprire muri, pergolati, recinzioni o arrampicarsi ad alberi o su terrazze grazie al rapido sviluppo ed alla fioritura esuberante. Nel linguaggio dei fiori indica amicizia. |
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GLICINE GIAPPONESE (Wisteria floribunda )Provenienza: Giappone — Famiglia: Fabaceae |
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Pianta simile alla Wisteria Sinensis ma cresce più lentamente ed è meno intensamente profumata. I rami si avvolgono intorno ai sostegni in senso orario. E’ stata importata in Europa dal Giappone nel 1830.
Foglie: composte, imparipennate, formate da 11-19 foglioline ovato-lanceolate, di colore verde-chiaro che compaiono insieme ai fiori. I Fiori sono papilionacei, discretamente profumati, di colore rosa o viola-azzurrato; esistono anche varietà bianche o viola o rossi. La fioritura si manifesta in maggio-giugno, più tardivamente della Wisteria sinensis, con stupende infiorescenze a grappolo lunghe 30–60 cm. |
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GLICINE AMERICANA (Wisteria frutescens)Provenienza: Sud degli Stati Uniti – Famiglia: Fabaceae |
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E’ storicamente la prima specie di Wistaria ad essere introdotta in Europa, precisamente in Inghilterra nel 1724 dalla Carolina del Sud, tuttavia oggi è meno diffusa perché la fioritura è meno spettacolare delle specie asiatiche. Rampicante vigoroso si avvolge intorno ai sostegni in senso antiorario come la forma cinese. Le infiorescenze, prodotte sui rami dell’anno, sono racemi lunghi 5-15 cm (i più corti delle altre specie anche se compatti), con fiori privi di profumo, blu porpora lunghi 2 cm, compaiono in giugno-luglio e la fioritura è più breve. |
Ultimo agg.: 09 Mar 2021