PALMA di FORTUNEI  (Trachycarpus fortunei)

Sinonimi: palma cinese, p. rustica, p. di Chusan – Provenienza:  Cina –  Famiglia: Arecaceae (sottofamiglia Coryphoideae)

Esemplari a Bollate: Giardino dei Giusti

La palme di Fortunei piante perenni sempreverdi alla famiglia delle Arecaceae, una delle poche famiglie di monocotiledoni (come le comuni graminacee dei prati) a portamento arboreo. Possono vivere anche 100-150 anni, sono molto diffuse nel nord Italia, non derivano infatti da zone tropicali ma dai monti della Cina e sono in grado di sopportare temperature invernali fino a -15°C. Crescono in modo relativamente lento ma si diffondono facilmente tanto da diventare infestanti.
Il tronco, detto stipite, è caratteristicamente privo di ramificazioni e può raggiungere 4-15 metri d’altezza e 30 cm di diametro; in genere è ricoperto dalle guaine delle vecchie foglie morte che si staccano con il trascorrere degli anni lasciando intravvedere un tronco liscio.   La struttura dello stipite è differente da quello delle latifoglie, in particolare non è formato da anelli concentrici di crescita (assenza di libro, cambio, alburno …): ogni foglia infatti ha un proprio fascio di vasi che le collega direttamente alle radici e trasporta la linfa.Invecchiando il diametro dello stipite non aumenta perché rimane tendenzialmente costante il numero di foglie.Le Foglie sono palmate a ventaglio ripartite in numerosi elementi radiali (25-50) sottili come spade (ensiformi) ripiegati longitudinalmente; nel complesso le foglie possono raggiungere anche gli 80 cm  di diametro, sono di color verde-azzurro con riflessi argentati e tendono a essere ricadenti all’estremità. Il robusto e lungo picciolo (anche di 150 cm) è per lo più inerme (senza spine) o finemente seghettato alla base.

Fiori: piccoli ma molto numerosi, di colore bianco-crema o verde-arancione-violetto, sono raggruppati inflorescenze a pannocchia pendenti, lunghe anche per più di 1 metro. Compaiono in maggio-luglio solo nelle piante più vecchie.

Il Frutto  è una drupa verde-bruno, nero-bruno a maturità, a forma di rene, di circa 1 cm non commestibile.

Utilizzo/Particolarità :  introdotta in Europa nell’’800 da Robert Fortune, trova impiego come albero ornamentale. In Asia le vecchie guaine fogliari venivano utilizzate per produrre corde, funi.

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PALMA NANA (Chamaerops humilis)

Sinonimi: Palma di San Pietro – Provenienza:  Cina –  Famiglia: Arecaceae (sottofamiglia Coryphoideae)
Esemplari a Bollate: Parco Expo

Anch’essa molto diffusa in Italia anche in modo spontaneo (presente anche nel Parco Expo 2015 di Bollate), può essere confusa con la Palma di Fortunei, ma a differenza di questa rimane generalmente più piccola, spesso con getti secondari alla base o ramifica tanto da assumere aspetto a cespuglio; le foglie, palmate a ventaglio, sono mediamente di dimensione inferiore ma più rigide e erette, sostenute da piccioli lunghi 20-40 cm spinosi o uncinati, riunite a ciuffi sulla sommità del fusto.
Per saperne di più:  Wikipedia

Ultimo agg.: 24 Nov 2021

Famiglia delle Arecaceae
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