BAGOLARO (Celtis australis)Sinonimi: bagolaro comune, spaccasassi, romiglia, albero dei rosari — Provenienza: Bacino del Mediterraneo — Famiglia: Ulmaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Giardino dei Giusti, Scuola Iqbal Masih |
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Albero robusto e longevo che cresce spontaneamente e velocemente in tutto il bacino del Mediterraneo. Può raggiungere i 25 m di altezza. La sua chioma è ampia, tondeggiante, generosa e molto folta. Il tronco è abbastanza breve, robusto e caratterizzato (in età adulta) da possenti nervature con corteccia grigia, liscia per molto tempo che ricorda quella del faggio. I rami secondari sono tendenzialmente penduli e di colore più scuro.
Foglie: alterne con picciolo corto (5–15 mm) e una lamina lanceolata allungata (2–6 cm x 5–15 cm), bordo seghettato. Sono caratterizzate da un apice allungato e da base un po’ asimmetrica. La pagina superiore è verde scuro, coriacea, la pagina inferiore è coperta da una peluria bianca. Utilizzo/Particolarità: la bellezza del portamento, l’ampia ombra che produce lo rendono adatto per l’arredo di parchi e centri abitati della zona mediterranea (mal sopporta il gelo dei paesi del nord Europa). E’ un albero che si adatta a terreni calcarei e sassosi e per queste sue caratteristiche viene utilizzato nelle opere di rimboschimento. Resiste però anche egregiamente all’inquinamento urbano e per questa sua caratteristica viene utilizzato per piantumare strade e viali cittadini. Il suo legno bianco-grigiastro è duro elastico e veniva utilizzato per fabbricare ruote. Segnaliamo che nella città di Milano sono presenti ben tre esemplari riconosciuti ufficialmente “Monumentali”: nel giardino di Villa Reale (villa Belgioioso-Bonaparte di via Palestro), giardino Montanelli di Porta Venezia, Piazza Villapizzone. Tutti presentano circonferenza maggiore di 4 metri ed altezza variabile dai 18 ai 30 metri. |
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Per saperne di più: Acta Plantarum Wikipedia | |||
Ultimo agg.: 26 Apr 2024