CERRO (Quercus cerris)

Sinonimi: Quercus austriaca, Quercus asplenifolia, Quercus crispa, Quercus frondosa — Provenienza: Europa meridionale, Bacino del Mediterraneo — Famiglia: Fagaceae

Esemplari a Bollate: Parco Centrale

Albero di grandi dimensioni (può raggiungere i 40 m), con tronco diritto e chioma stretta piramidale quando è giovane, ampia e diffusa quando è vecchio. Tra le querce è la specie che cresce più rapidamente, resiste bene alla siccità e pertanto è ben sviluppato, in Italia, nelle regioni meridionali, non nelle isole perchè resiste male al vento. La corteccia è grigia scura, con fessure e creste ruvide ma non presenta placche.

Foglie: alterne di forma molto variabile, ovate strette, lunghe 6-12 cm e larghe 3,5-5 cm, con 4-9 lobi irregolari tendenzialmente triangolari e un po’ appuntiti, ineguali tra i due lati. Le foglie presentano un picciolo di 1-2 cm e un colore verde scuro nella compagine superiore ed una peluria biancastra in quella inferiore.

Frutti: la ghianda, sessile o brevemente peduncolata quando giunge a maturazione misura quasi 3 cm (più grande rispetto alle altre querce). E’ ricoperta per metà della sua lunghezza da una cupola di squame ripiegate all’esterno (cappello a “colbacco”) e solitamente si presenta in gruppi di 1-4 elementi. Per germogliare nel terreno le ghiande possono richiedere anche 2 anni.

Utilizzo/Particolarità: il legno del cerro essendo povero di tannino rispetto alle altre querce è meno resistente e tende a fissurarsi lungo le fibre, non è quindi adatto a realizzare mobili, tuttavia brucia puù rapidamente ed è quindi adatto come legno da ardere e, in passato, nelle carbonaie.

Per saperne di più: Acta Plantarum ————– Wikipedia

Ultimo agg.: 22 Giu 2022

QUERCIA CERRO
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