GINESTRE o GINISTEAE (TRIBU)

Provenienza: emisfero boreale Famiglia: Fabaceae

Il termine di Ginestre (Tribu Ginestae) comprende molte specie di piante appartenenti a generi differenti tutte appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, quali: Calicotomene, Chmaecytisus, Cytisus, Genista, Spartium, Ulex.

GINESTRA COMUNE ( Spartium junceum)

Sinonimi: Ginestra comune, Ginestra odorosa — Provenienza: Mediterranea in senso stretto. — Famiglia: Fabaceae

Esemplari a Bollate: Scuola Montessori

Arbusto deciduo dal portamento eretto, alto 50-200 cm, con ramificazioni piuttosto lunghe e numerosi getti a sezione circolare ( a differenza della ginestra dei carbonai che presenta scanalature).

Foglie: sono semplici, sessili o brevemente picciolate, rade e distanziate, lineari-lanceolate, lunghe 1-3 cm, con margine intero, glabre, di colore verde scuro, presto caduche e quasi scomparse alla fioritura.

Fiori: profumati, papilionacei (a farfalla con 5 petali: un grande petalo superiore, due petali laterali detti ali e due petali inferiori saldati insieme) di circa 2 cm, sono di colore giallo intenso. L’impollinazione avviene tramite insetti (entomofila)

Frutti: è un legume falciforme, oblungo, verde e vellutato ma senza peli, più lungo di quello della Ginestra dei Carbonai, nerastro a maturazione; si apre con un meccanismo di torsione ed espelle lontano i suoi 10-18 semi bruni, lucenti e velenosi.

Utilizzo/Particolarità : Cresce bene in luoghi aridi, lungo i cigli delle strade delle regioni del centro-sud Italia e delle isole.
Nelle regioni centrali dell’Europa viene coltivata per la bellezza della sua fioritura.
Il suo profumo, simile al gelsomino, più dolce e meno penetrante rispetto alla Ginestra dei Carbonari, viene utilizzato nell’industria di profumi e cosmetici.
I suoi rami lunghi e senza foglie, simili ai giunchi, venivano utilizzati per costruire cesti e le sue fibre per corde e tessuti.

Per saperne di più: Wikipedia —- ActaPlantarum

GINESTRA DEI CARBONAI ( Cytisus scoparius o Spartium scoparium)

Sinonimi: Citiso scopario, Scannabecco — Provenienza: — Famiglia: Fabaceae

Esemplari a Bollate: Parco Camilleri, Scuola Montessori

Arbusto deciduo dal portamento eretto con rami sottili spigolosi e scanalati, verde brillante con numerose ramificazioni laterali che conferiscono al ramo l’aspetto di una scopa. Spontanea nell’Europa di nord ovest, assente nelle Alpi perché sensibile al gelo.

Le Foglie inferiori sono piccole e brevemente picciolate, a trifoglio composte, con foglioline obovate o oblunghe, leggermente pubescenti; quelle superiori sono semplici, lanceolate, lunghe 1-2 cm. Cadono precocemente nella stagione calda.

Fiori: sbocciano isolati o appaiati all’ascella delle foglie sui fusti dell’anno precedente; fiori ermafroditi, papilionacei (a farfalla con 5 petali: un grande petalo superiore, due petali laterali detti ali e due petali inferiori saldati insieme) di 20-25 mm di lunghezza, di colore giallo-oro e di odore molto penetrante, disposti a racemo. Fiorisce a maggio-giugno. L’impollinazione avviene tramite insetti (entomofila).

Il Frutto è un legume appiattito (largo 10 mm, lungo 30 – 50 mm), nero, solitamente peloso che si apre a maturazione scagliando lontano i semi.

Utilizzo/Particolarità : Scoparius significa scopa, perché con i suoi rami flessibili e difficilmente infiammabili si creavano scope adatte anche alla pulizia dei forni da pane. I suoi rami venivano messi dai carbonai sulla cima delle cataste di legna circondate dalla terra (le carbonaie) al fine di rallentare la combustione per produrre carbone migliore. Dai fusti si ricavavano tessuti, carta, cesti; dai suoi fiori sostanze coloranti. Il suo legno elastico veniva usato per fabbricare balestre.
Attualmente oltre che a scopi ornamentali viene utilizzata per consolidare i terreni scoscesi e arricchire il suolo per la sua capacità di fissare azoto.

Per saperne di più: Wikipedia —- ActaPlantarum

Ultimo agg.: 26 Nov 2021

GINESTRA
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