PESCO (Prunus persica)

Sinonimi: albero della Persia — Provenienza: Cina e poi Medio Oriente, Persia — Famiglia: Rosaceae

Il pesco è un albero che può raggiungere un’altezza di 4-8 metri. La sua corteccia è bruno-cinerina ed i suoi rami sono rosso-bruni lisci.

Foglie: alterne, lanceolate, appuntite lunghe con margine seghettato, si presentano di colore verde scuro nella faccia superiore e verde grigio in quella inferiore.

Fiori: compaiono prima delle foglie in marzo-aprile in zone apicali sui rami giovani. Sono di colore rosa con una grande differenza tra le tante varietà presenti nel nostro paese. I petali possono essere piccoli e stretti, o ampi e larghi: se all’interno hanno dei petali di colore più scuro-aranciato daranno luogo a frutti a polpa gialla, se l’interno è presente una sfumatura chiara i frutti saranno a polpa bianca. Gli stami sono molto numerosi fino a 20-30.

Frutti: le pesche sono drupe carnose, tondeggianti solcate longitudinalmente da un unico solco; sono succose e zuccherine, con buccia di colore giallo-rossastra sottile e liscia nelle nettarine o pelosa (tomentosa urticante) e più spessa nelle varietà bianche o gialle. Maturano da maggio a settembre a seconda della varietà e dei cultivar.

Utilizzo/Particolarità: Il pesco, originario della Cina, si diffuse rapidamente in Persia ed è stato importato da Alessandro Magno nella regione del Mediterraneo dove venne chiamato “albero della Persia”. Nonostante sia coltivato soprattutto per i suoi ottimi frutti, alcune varietà presentano fiori grandi, doppi di grande effetto, i cosiddetti “peschi da fiore” utilizzati per decorare giardini ma con frutti scadenti non commestibili.

Per saperne di più: – Wikipedia ————–Agraria.org

Ultimo agg.: 26 Nov 2021

PESCO
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