PRUGNOLO ( Prunus spinosa)

Sinonimi: prugno spinoso, strozzapreti, susino di macchia, vegro. — Provenienza: Europa, Caucaso – Famiglia: Rosaceae

Esemplari a Bollate: Parco Camilleri

Alberello di piccole dimensioni o arbusto “spinoso“, caducifoglie, alto tra i 2,5 e i 5 metri, a lenta crescita, resistente al freddo e a molti parassiti. Distribuzione: è presente in tutta l’area mediterranea, compreso il nord Africa, quasi tutta l’Europa, Asia Minore e Caucaso.

Foglie: piccole, ovate-ellittiche, alterne, brevemente picciolate, con margini dentati. Le foglie hanno un colore verde opaco nella faccia superiore e pubescenti in quella inferiore.

Fiori: solitamente bianchi, numerosissimi, compaiono all’inizio della primavera (marzo-aprile) prima delle foglie. I fiori sono portati da un breve peduncolo peloso.

Frutti: sono drupe di 1-1,5 cm aspre , tondeggianti, nero-bluastre con all’interno un seme legnoso di 8 mm.
I frutti (ricoperti dalla pruina, patina cerosa biancastra che protegge il frutto dalla disidratazione e dai raggi ultravioletti) persistono a lungo sui rami e sono ambiti dagli animali solo a completa maturazione in autunno avanzato.

Utilizzo/Particolarità : Le bacche che rimangono a lungo attaccate ai rami fanno sì che la pianta venga usata come arbusto ornamentale nei giardini. Il legno del Prugnolo è molto resistente e veniva utilizzato per costruire attrezzi o per intarsi. La sua corteccia era utilizzata in passato per colorare di rosso la lana.
I frutti molto aspri sono utilizzati per preparare bibite, marmellate e bevande alcoliche ( il bargnolino o prunella).
L’infusione di foglie o il liquido di cottura dei frutti hanno proprietà diuretiche, antiinfiammatorie, lassative.

Per saperne di più: Wikipedia —- ActaPlantarum

Ultimo agg.: 26 Nov 2021

PRUGNOLO
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