FARNIA o QUERCIA COMUNE (Quercus robur)

Sinonimi: Quercia Comune, Quercia Europea, Quercia Peduncolata, Quercia Inglese — Provenienza: Europa e Caucaso — Famiglia: Fagaceae

Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Forestazione Zandonai, Parco Camilleri

E’ un albero che crese lentamente ma può raggiungere i 30-35 metri e vivere anche oltre gli 800 anni, maestoso ed elegante con suggestivo disegno della sua ramificazione. Come pianta isolata si presenta con una chioma espansa, globosa ed irregolare; nei boschi la sua chioma può assumere un aspetto ovale allungato. La corteccia negli esemplari giovani è liscia, verde-grigia; negli alberi vecchi è bruno-grigia con solchi longitudinali, sinuosi e protuberanze.

Foglie: decidue, alterne, subsessili (= picciolo molto breve di 2-5 mm), lunghe dai 7 ai 14 cm, larghe da 2 a 6 cm, tendenzialmente più larghe all’apice e più strette alla base ( di forma obovata = uovo al contrario) con margini lobati arrotondati (da 4 a 7 lobi per lato) e due vistose orecchiette ineguali alla base della foglia (stipole). Sono di un bel colore verde scuro, lucide nella faccia superiore, verde blu nel versante inferiore.

Fiori: le inflorescenze maschili e femminili sono presenti sullo stesso albero (pianta monoica), quelli maschili sono amenti penduli verdognoli, quelli femminili in un involucro poco appariscente. Compaiono a fine marzo-aprile

Frutti: le ghiande maturano in autunno (settembre-ottobre). Sono lunghe fino a 4 cm, di forma ovale-allungata, con cupola ruvida ricoperta per circa un quarto da squame romboidali. Il colore va dal verde chiaro al marrone con il procedere della maturazione. Le ghiande crescono singolarmente o a gruppi su peduncoli lunghi 3 – 7 cm (carattere differenziale da altre querce).

Utilizzo/Particolarità: legno pregiato, duro e duraturo con venature di grande bellezza. Utilizzato da secoli per costruzioni navali, palafitte, botti da invecchiamento, mobili, rivestimenti, pavimenti. Le ghiande sfamano animali selvatici e da allevamento. Dai popoli antichi veniva chamata “robur” perchè simboleggiava la forza, la tenacia, la virtù, il coraggio, la dignità e la perseveranza.
Dalla sua corteccia si estraeva il tannino utile per conciare le pelli.
Negli ultimi anni, in corrispondenza di estati molto asciutte, le chiome ingialliscono e la corteccia viene colonizzata da funghi, virosi e infestazioni da parassiti (vedi sotto) che possono portare a morte in poco tempo, una pianta anche rigogliosa.

La Quercia robur censita come la più vecchia e più grande d’Italia (Monumentale) si trova in provincia di Udine a Bertolo: 500-600 aa di età, 8,11 metri di circonferenza del tronco a petto d’uomo, 22 metri di altezza.

Per saperne di più: Acta Plantarum ————– Wikipedia
Parassitosi delle Farnie
Le galle, come ci insegna il nostro botanico Dr. Giovanni Regiroli, sono formazioni ove il parassita deposita le uova; nel nostro parco si trovano in particolare 2 tipi di galle:
1) “galle a carciofo” (in alcuni alberi sono molto numerose e sembrano delle gemme di crescita) sono indotte dell’Andricus_foecundatrix, piccola vespa che punge il peduncolo delle foglie.
2) “galle sferiche” sono le galle classiche delle querce; anche queste sono indotte chimicamente, tramite puntura con l’ovodepositore, da piccole vespe (Imenotteri, come le vespe comuni, appartenente però alla famiglia dei Cinipidi); nelle galle possono nutrirsi e crescere protetti i loro “piccoli”. Un appartenente alla famiglia è il “cinipide del castagno”, la vespa cinese che tanti danni ha fatto e fa su castagno. Per approfondimento vedi Agraria Org
Sono la Farnia o Quercia Comune ti racconto chi sono …

Ultimo agg.: 26 Apr 2024

QUERCIA COMUNE – FARNIA
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