Specie / Generi di Rosaceae in questa pagina
ALBICOCCO (Prunus armeniaca)Sinonimi: — Provenienza: Cina, Asia Centrale, Iraniano caucasica. — Famiglia: Rosaceae |
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Albero di media grandezza (5-8 m), viene mantenuto inferiore ai 3 metri nelle coltivazioni; chioma sferica elegante.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità: Introdotto in Europa dagli arabi moltissimi secoli or sono a scopo alimentare. Esistono molte varietà coltivate nelle varie regioni italiane. Eccone alcune: Precoce d’Imola e Reale d’Imola, Boccuccia, Cafona, Canino. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
CILIEGIO (Prunus avium)Clicca qui e ti racconto chi sono …Sinonimi: Ciliegio dolce, ciliegio degli uccelli — Provenienza: Europa, Anatolia, Maghreb, Asia occidentale — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Parco Camilleri, Scuola Marco Polo, Scuola Montessori |
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Si tratta di un albero deciduo che cresce dai 15 ai 25 metri di altezza. La pianta vive solo 80-100 anni. Gli alberi giovani mostrano una forte crescita con dominanza apicale. La corteccia, a più strati, è bruno chiara, rossastra che si screpola con l’età. Il legno di un bel colore rosato, lucido elastico è utilizzato per la costruzione di mobili.
Foglie: I fiori I frutti |
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Ultimo agg.: 22 Gen 2025
CILIEGIO DA FIORE spp— Famiglia: Rosaceae |
CILIEGIO CERASO (Prunus cerasus)Sinonimi: ciliegio “acido”, Amareno, Visciolo, Amarasco, Marasca, Amarena — Provenienza: Grecia, Mar Nero — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale |
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È un albero o arbusto alto dai 2 agli 8 metri con chioma piramidale e foglie dalla lamina di 5-8 cm e picciolo più piccolo rispetto al ciliegio selvatico, seghetate, con faccia superiore lucida e picciolo. Si riconoscono 3 varietà (a volte considerate sinonimi):
I fiori ermafroditi, emessi prima del fogliame, bianchi, hanno un diametro di 2-3 cm con petali bianchi, in piccole ombrelle di 2-4 elementi su peduncoli di 3-4 cm. |
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CILIEGIO INVERNALE (Prunus X subhirtella “autumnalis”)Sinonimi: Prunus pendula, winter-flowering cherry, spring cherry — Provenienza: Ibrido – Giappone — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale |
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Il ciliegio “invernale” è un piccolo albero di origine giapponese utilizzato nelle sue molteplici varietà a scopo ornamentale per le fioriture decorative e abbondanti che cominciano già a fine inverno. Anch’esso riconoscibile per la presenza di 1 o 2 di ghiandole nettarifere alla base delle foglie.
I fiori Le foglie |
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Per vedere le molteplici varietà di “Prunus subhirtella” vedi Università di Trieste | |||
CILIEGIO A GRAPPOLI (Prunus padus)Sinonimi: Pado — Provenienza: Nord Europa — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale |
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È un albero o arbusto, può raggiungere i 20 metri frequentemente con ramificazioni pendenti; la corteccia di colore grigio scuro è piuttosto liscia e tende a sfaldarsi in piccole “lenticelle” chiare; se incisa ha la particolarità di emanare un cattivo odore. Resiste bene alla siccità ed all’umidità.
Foglie: Fiori Frutti sono piccole drupe sferiche, simili a bacche, di colore virante dal verde al rosso al nero-violaceo, lucide, maturanti a metà estate, sapore aspro ed amaro (dovuto al tannino). Sia le foglie che la corteccia ed il frutto contengono cianuro. Utilizzo/Particolarità: il pado è una specie frequente in Europa centrale e settentrionale, sporadica nel nord Italia ancora poco conosciuta nelle nostre regioni; il suo intenso profumo di mandorla attrae molti insetti, specie api e farfalle e i suoi frutti amari sono molto appetiti dagli uccelli. |
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BIANCOSPINO COMUNE (Crataegus monogyna)Sinonimi: Azaruolo selvatico, Spino bianco — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale |
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Arbusto o piccolo albero, a fogliame deciduo, che raggiunge 2-5 m di altezza, raramente i 10 m. Ha una crescita molto lenta e può vivere 500 anni. Presenta una chioma globosa o allungata e tronco sinuoso, con corteccia compatta, liscia di colore grigio-chiaro nelle piante giovani, brunastra che si sfalda a placche negli esemplari vecchi. I ramoscelli laterali terminano frequentemente con spine aguzze lunghe sino a 2 cm.
Le foglie I fiori, I frutti (in realtà falsi frutti perché derivano dall’accrescimento del ricettacolo fiorale e non da quello dell’dell’ovario) sono piccoli pomi di circa 7-10 mm di diametro, riuniti in densi grappoli, rossi e carnosi a maturità; contengono un solo nocciolo di colore giallo-bruno. Particolarità: dai ritrovamenti effettuati si presume che nel Neolitico i semi del Biancospino fossero utilizzati come alimento. Nell’antica Grecia e a Roma il Biancospino era considerato una pianta fortemente simbolica legata alle idee di speranza, matrimonio e fertilità. Il Cristianesimo trasformò la simbologia di questa pianta; presumibilmente la corona di spine di Cristo era di Biancospino, perciò la pianta divenne simbolo di morte e di sorte avversa. L’associazione Biancospino/morte, fu rafforzata dallo sgradevole odore dei fiori di alcune specie europee. |
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BIANCOSPINO DI LAVALLE (Crataegus x lavalley)Provenienza: Europea , originario della Francia (ibrido tra il C. crus-gallo e il C. mexicana) — Famiglia: Rosaceae |
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Piccolo albero deciduo dal portamento espanso, molto ornamentale in primavera per l’abbondanza dei suoi fiori bianchi e in autunno-inverno per i suoi frutti rossi; raggiunge un’altezza media di circa 7 m. La chioma ha una forma ovale che tende ad allargarsi col tempo ed è moderatamente fitta.
Le foglie Fiorisce in aprile-maggio; i fiori I frutti (falsi frutti) Utilizzo/Particolarità: molto rustico, resiste all’inquinamento atmosferico, perciò è adatto a zone difficili come arbusto o come alberello da marciapiede o terrazza. |
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BIANCOSPINO SELVATICO (Crataegus oxycantha o laevigata)Sinonimi: Biancospino selvatico, mayflower (fiore di maggio) — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae |
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Arbusto o piccolo albero, chioma globosa o allungata, irregolare dal fogliame deciduo; tronco sinuoso, spesso ramoso sin dalla base; corteccia compatta, di colore grigio chiaro che diviene in seguito bruno-rossastra, rami di colore bruno rossastro con abbondanti spine acute di 6-15 mm.
Le foglie sono alterne, semplici, ellittiche o obovate, cuneate alla base, con 1-2 lobi per lato poco profondi Fiorisce tra aprile e giugno; i fiori bianchi sono ermafroditi e si presentano riuniti in gruppi di 5-10. I frutti (falsi frutti) sono piccoli pomi ellissoidali, di 8-10 mm di diametro, riuniti in grappoli; sono rossi e contengono 2/3 semi ossei di colore giallo-bruno Utilizzo/Particolarità: Il legno di colore rosso giallastro, molto compatto e duro, può essere impiegato per lavori al tornio. In tempo di guerra i semi di Biancospino tostati venivano utilizzati come surrogato del caffè e la polpa dei frutti essiccata come additivo della farina. |
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Crategus SPP del Parco Centrale M.L.King |
Ultimo agg.: 26 Nov 2021
FOTINIA (Photinia serrulata o x fraserii)Sinonimi: — Provenienza: Cina- Giappone Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Expo 2015 |
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Arbusto o piccolo albero sempreverde di origine orticola, eretto che può raggiungere i 6 m di altezza, adatto a formare siepi divisorie; nato da un incrocio tra Photinia glabra x Photinia serratifilia. Il Genere Photinia comprende circa 40-60 specie fra arbusti ed piccoli alberi per lo più sempreverdi. Il loro nome deriva dal greco “brillante” e si riferisce alle foglie spesso lucide; il loro frutto è una piccola mela con diametro di 4-12 mm che permangono sui rami fino all’autunno.Foglie: perenni sempreverdi che possono raggiungere anche i 20 cm di lunghezza, ellittiche o inversamente lanceolate, con apice acuto, coriacee con bordo finemente dentato, di colore rossastro-bronzo quando germogliamo o invecchiano, verde scuro e lucide a maturità.Fiori:n tarda primavera compaiono grandi infiorescenze a corimbo (fino a 15 cm di diametro) costituite da piccoli fiori a cinque petali, a piattino o coppa, di colore bianco.Frutti: piccole bacche rosse di 0,5 cm che compaiono in autunno.Utilizzo/Particolarità : per la fittezza delle foglie, la varietà del colore delle sue foglie, la bellezza della sua fioritura primaverile viene utilizzata come siepe per delimitare spazi o angoli di giardino. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
LAUROCERASO (Prunus laurocerasus)Sinonimi: Lauro regio, Lauro imperiale — Provenienza:Asia Minore, Europa sud-orientale e Medio Oriente — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco centrale, Scuola Montessori, Scuola Marco Polo, Scuola Iqbal Masih, Giardino dei Giusti |
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Alberello sempreverde che può raggiungere i 15 metri di altezza, ma più frequentemente cespuglio o arbusto con chioma ovale o globosa dal tronco ramificato sin dalla base, molto robusto. La corteccia è bruno-nerastra, ruvida. Può vivere anche più di 100 anni.
Foglie: Fiori: Frutti: drupe tossiche, grandi come piselli, che quando maturano in autunno assumono una colorazione nero-violacea. Utilizzo/Particolarità: Viene utilizzato per siepi o come arbusto ornamentale per le sue foglie persistenti a rapido accrescimento. Tollera il freddo e le drastiche potature. Si ricorda che è tossico in tutte le sue parti (acido cianidrico). |
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Ultimo agg.: 01 Mag 2022
MELO SELVATICO (Malus sylvestris)Sinonimi: Melastro — Provenienza: Europea — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Scuola Montessori, Giardino dei Giusti |
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Il melo è un piccolo albero deciduo di 5-12 metri di altezza, con una chioma densa ed espansa e apparato radicale superficiale, può vivere anche 80 anni. Può essere potato basso e mantenuto come arbusto soprattutto a scopo ornamentale. Negli esemplari giovani la corteccia è grigio-bruna, piuttosto liscia, mentre negli esemplari più vecchi tende a sfaldarsi in placche.
Le foglie I fiori, I frutti Utilizzo/Particolarità: dalla domesticazione del Melo Selvatico, fin dall’antichità l’uomo ha ottenuto il Melo Domestico che si differenzia, oltre che per i frutti più grossi e dolci, per le foglie inferiormente tomentose anche in estate; inoltre i rami non sono spinescenti. Tuttora usato come portainnesto per la coltivazione di varietà di Malus Domestica. Esistono molte speci di “Meli da fiore” ottenuti con incroci, fra cui anche meli con foglie e fiori rossi (uno presente anche nel nostro parco) |
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Melo con portamento arbustivo del Giardino dei Giusti di via Perlasca a Bollate |
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Malus varietà rubra o purpurea SPP (eradicato nel 2017 perché ammalato) |
MELO DA FRUTTO (Malus domestica)Sinonimi: Melo da frutto– Provenienza: Europa — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Scuola Montessori, Parco Camilleri |
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Il melo da frutto è simile al Melo silvestre, ma è più imponente e produce frutti più grandi selezionati per l’alimentazione. E’ un albero deciduo che può raggiungere anche 8-10 metri di altezza, con una chioma densa ed espansa e apparato radicale superficiale, longevo (anche 80 anni). La corteccia è grigio-bruna, piuttosto liscia rispetto ad altri alberi da frutto.
Le foglie I fiori I frutti Utilizzo/Particolarità: è stato ottenuto fin dall’antichità dal Melo selvatico per produrre frutti più grossi e dolci, più adatti all’alimentazione. Esistono numerose varietà e cultivar. Nel giardino della scuola Montessori, posteriore vicino al “Montessorto”, erano stati messi a dimora due piccoli meli da frutto varietà “Golden”, purtroppo recentemente eliminati perché parassitati. Nel Frutteto del Parco Camilleri di Cassina Nuova di Bollate sono stati messi a dimora, a scopo didattico, meli da frutto di differente varietà, vi ritroviamo: Melo Annurca, Melo Granny Smith e Melo Starking. |
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Ultimo agg.: 22 Giu 2022
MELO COTOGNO (Cydonia oblonga)Provenienza: Asia Minore e Caucaso poi Europa e Cina – Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Scuola Iqbal Masih |
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![]() Piccolo albero o arbusto che può raggiungere 5-8 metri d’altezza. Tronco marrone chiaro liscio.Le foglie sono decidue, alterne, lunghe 5-10 cm, ovate base arrotondata, margine liscio, finemente pelose (pubescenti).I fiori compaiono ad aprile-maggio, a 5 petali con corolle di 5-7 cm di diametro; sono ermafroditi di colore bianco o lievemente rosate, stami gialli con antere verdi chiare; l’impollinazione è mediata dagli insetti (entomofila o zoofila).I frutti detti cotogne, maturano fra settembre ed ottobre, sono di color giallo intenso, grandezza variabile, per lo più asimmetrici, maliformi o piriformi. Sono ricoperti da fine peluria che scompare a maturazione. La polpa ed il torsolo sono particolarmente duri. Il sapore è peculiare, per lo più asprigno, astringente perché ricco di tannino. Utilizzo/Particolarità: |
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Ultimo agg.: 01 Mag 2022
MIRABOLANO VARIETA’ SCURA (Prunus cerasifera ‘Pissardii Nigra’)Sinonimi: Ciliegio-Susino, Amolo — Provenienza: Europa sud orientale, Caucaso e dell’Asia occidentale — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Madonna in Campagna |
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Albero alto fino a 8 metri circa a fusto eretto, a volte contorto così come le sue ramificazioni. E’ uno dei primi alberi che fioriscono a marzo-aprile, prima o insieme alle foglie.
Foglie I fiori Il frutto, “ciliegia-susina”, è una drupa sferica larga fino a 3 cm scura. Nel Nostro Parco è presente, ma meno rappresentata, la varietà “chiara” di Mirabolano (Prunus cerasifera), con foglie verdi, fiori con petali chiari, drupe giallo-rosea a maturità. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
NESPOLO DEL GIAPPONE (Eriobotrya Japonica)Sinonimi: Nespolo Japonico– Provenienza:Giappone e Cina, dall’800 diffuso anche in Europa — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Giardino dei Giusti, Scuola Marco Polo, Scuola Montessori, Parco Centrale (giro esterno), Scuola Don Milani |
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Albero sempreverde dalle ridotte dimensioni (fino a 8-10 metri) con chioma ampia tendenzialmente sferica, tronco diritto, corteccia grigio scura. Ne esistono molte varietà ottenute in serra (cultivar) per valorizzare l’aspetto ornamentale o il sapore. Non va confuso con la “nespola comune” (Mespilus germanica) anch’essa rosacea, oggi raramente coltivato e commercializzato.
Foglie: Fiori: compaiono nel tardo autunno (da fine ottobre-novembre) all’apice dei rami e durano anche fino a febbraio. Sono infiorescenze formate da fiori ermafroditi di ridotta dimensione, bianco crema, rosati, molto numerosi, coperti da fitta peluria e portano 20 stami e 5 pistilli. Sono molto amati dalle api che li impollinano nel tardo autunno. Frutti: Utilizzo/Particolarità: albero molto amato sia per i suoi dolci frutti sia per le sue qualità ornamentali grazie alle sue foglie presenti anche in inverno, all’infiorescenza profumata invernale e per i frutti colorati in primavera. I nespoli sono delle piante rustiche e, per tale ragione, sono in grado di sopportare senza problemi il gelo delle nostre regioni. Crescono meglio nelle regioni calde dove fiori e frutti durano più a lungo e viene prodotto un buon miele. |
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Ultimo agg.: 01 Mag 2023
NESPOLO GERMANICO (Mespilus germanica)Sinonimi: Nespolo Comune — Provenienza:Europa Sud Orientale – Persia secondariamente in Germaina — Famiglia: Rosaceae |
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Albero da frutto di piccole dimensioni o arbusto alto fino 4–5 m, di larghezza spesso superiore all’altezza; ha una crescita lenta ma vive a lungo, più di 100 anni, e resiste molto al freddo. I giovani rami possono avere peluria o spine. Corteccia è grigio-marrone, liscia all’inizio, si spacca in lamine sottili con l’età.Oggi è diffuso in tutta Europa come pianta spontanea nei boschi di latifoglie.
Foglie: ![]() Fiori: compaiono a fine maggio o giugno, dopo la comparsa delle foglie al vertice dei rametti fruttiferi sono solitari, ermafroditi a 5 petali bianchi o pennellati di rosa, molto visitati dalle api. I Frutti Utilizzo/Particolarità: coltivati a scopo ornamentale e come albero da frutto. Da questo frutto si ottengono: marmellate, gelatine, salse e varie preparazioni culinarie e si prepara un liquore di sapore dolce e gradevole. In passato era apprezzato in alcuni comuni del cuneese ove era al centro di feste popolari quando si producevano dei dolci ripieni di marmellata di nespolo. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
PERO (Pyrus communis)Sinonimi: Pero comune, European Pear — Provenienza: Europea e Asia Sud-occidentale – Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Centrale, Scuola Montessori |
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Albero in genere piccolo raramente può raggiungere i 20 metri di altezza. La chioma ha forma piramidale o irregolare, il tronco ha scorza grigio brunastra che si fessura con l’età e presenta profonde e caratteristiche placche quadrangolari.
Le foglie I fiori i Frutti L’uomo ha selezionato a scopo alimentare varietà che producono frutti più grandi e con differenti caratteristiche/sapore.
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Specie o Varietà simili:PERI ORNAMENTALI DA FIORE (Pyrus calleryana ‘Chanticleer’)Sono molto diffusi nei parchi o lungo le strade urbane (come in via Montessori e via 4 Novembre di Bollate), hanno una dimensione più contenuta, spesso piramidali, presentano una bella fioritura a metà marzo, prima delle foglie, non producono frutti. |
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PERO Selvatico (Pyrus pyraster)Provenienza: Europa Centro-Occidentale fino al Caucaso — Famiglia: Rosaceae |
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La pianta può restare da adulta un semplice arbusto alto 3-4 m, o diventare alberello, raramente grande come il pero comune con cui si confonde facilmente. I rami presentano molti collaterali da sembrare quasi spinosi.
Le foglie sono decidue, di forma ovata con margini seghettati. I fiori hanno petali bianchi, stami con antere rosso violacee. Le gemme presentano sfumature rosse. La fioritura avviene nella media primavera. I frutti (pomi piriformi) presentano diametro di 1-4 cm color giallo-verdastro con striature rosse e maturano da fine agosto. Curiosità: è il progenitore della comune pera coltivata e venduta in Europa; reperti ritrovati in siti preistorici indicano che già 35.000 anni fa gli uomini ne mangiavano i frutti |
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Ultimo agg.: 29 Nov 2021
PESCO (Prunus persica)Sinonimi: albero della Persia — Provenienza: Cina e poi Medio Oriente, Persia — Famiglia: Rosaceae |
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Foglie: alterne, lanceolate, appuntite lunghe con margine seghettato, si presentano di colore verde scuro nella faccia superiore e verde grigio in quella inferiore. Fiori: compaiono prima delle foglie in marzo-aprile in zone apicali sui rami giovani. Sono di colore rosa con una grande differenza tra le tante varietà presenti nel nostro paese. I petali possono essere piccoli e stretti, o ampi e larghi: se all’interno hanno dei petali di colore più scuro-aranciato daranno luogo a frutti a polpa gialla, se l’interno è presente una sfumatura chiara i frutti saranno a polpa bianca. Gli stami sono molto numerosi fino a 20-30. Frutti: le pesche sono drupe carnose, tondeggianti solcate longitudinalmente da un unico solco; sono succose e zuccherine, con buccia di colore giallo-rossastra sottile e liscia nelle nettarine o pelosa (tomentosa urticante) e più spessa nelle varietà bianche o gialle. Maturano da maggio a settembre a seconda della varietà e dei cultivar. Utilizzo/Particolarità: Il pesco, originario della Cina, si diffuse rapidamente in Persia ed è stato importato da Alessandro Magno nella regione del Mediterraneo dove venne chiamato “albero della Persia”. Nonostante sia coltivato soprattutto per i suoi ottimi frutti, alcune varietà presentano fiori grandi, doppi di grande effetto, i cosiddetti “peschi da fiore” utilizzati per decorare giardini ma con frutti scadenti non commestibili. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
PRUGNOLO ( Prunus spinosa)Sinonimi: prugno spinoso, strozzapreti, susino di macchia, vegro. — Provenienza: Europa, Caucaso – Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Camilleri |
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Alberello di piccole dimensioni o arbusto “spinoso“, caducifoglie, alto tra i 2,5 e i 5 metri, a lenta crescita, resistente al freddo e a molti parassiti. Distribuzione: è presente in tutta l’area mediterranea, compreso il nord Africa, quasi tutta l’Europa, Asia Minore e Caucaso.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : Le bacche che rimangono a lungo attaccate ai rami fanno sì che la pianta venga usata come arbusto ornamentale nei giardini. Il legno del Prugnolo è molto resistente e veniva utilizzato per costruire attrezzi o per intarsi. La sua corteccia era utilizzata in passato per colorare di rosso la lana. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
PYRACANTHA (Pyracantha Coccinea)Sinonimi: agazzino (anche Cotoneaster pyracantha) — Provenienza: Cina — Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Camilleri |
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Arbusto sempreverde o caducifoglia in climi freddi a crescita rapida raggiunge rapidamente 2-3 metri d’altezza. Ne esistono molte varietà differenti. Ha portamento eretto, i rami di colore marrone scuro si sviluppano spesso in modo disordinato, producendo una densa chioma tondeggiante; sono muniti di lunghe spine acuminate.
Foglie: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : utilizzata soprattutto a scopo ornamentale, spesso usata per costituire siepi impenetrabili; molto decorativa anche come esemplari singoli. Molto robusta, sopporta bene le potature. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
ROSA (GENERE) |
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La Rosa è una pianta molto antica che cresce spontanea in tutte le zone temperate dell’emisfero settentrionale dall’Europa all’Asia e comprende circa 150 specie. L’uomo attirato dalla bellezza dei fiori ha creato circa 2000 varietà diverse per forma, colore e profumo attraverso la coltivazione, l’ibridazione e l’innesto. In Italia esistono oltre 30 specie di rose selvatiche, sono arbusti con portamento rampicante oppure tappezzante; fra queste ricordiamo: la Rosa canina la più semplice e “naturale”, la Rosa pendulina delle Alpi e dell’Appennino settentrionale, la Rosa glauca frequente sulle Alpi, ecc. |
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ROSA ARBUSTIVA (Rosa spp)Sinonimi: — Provenienza: Asia, Europa – Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Scuola Marco Polo |
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Con questo nome sono comprese molte specie e cultivar e non è possibile identificare la specie esatta;![]() Foglie composte: Fiori: Frutti: Utilizzo/Particolarità : Oltre che come piante ornamentali, alcune Rose (R. damascena, R. moschata) sono coltivate per ricavarne oli essenziali dai petali. I frutti sono impiegati nella preparazione di tisane, confetture, liquori e i petali possono essere consumati in insalata. E’ incredibile pensare che quando l’uomo è apparso sulla terra, le rose originarie esistevano già, infatti da reperti fossili si presume che risalgano a circa 30-40 milioni di anni fa. L’uomo ne ha gustato il sapore dei fiori e dei frutti ignaro del beneficio che il suo organismo ne ricavava (la vitamina C presente nei cinorrodi). Le ha apprezzate per la loro bellezza e le ha diffuse in tutto il mondo, creando molteplici specie e sottospecie. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
SORBO MONTANO (Sorbus aria)Sinonimi: farinaccio — Provenienza: Europa centro-meridionale Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Parco Expo 2015 |
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Comprende alberi e arbusti eterogenei per grandezza, tipologia delle foglie, ma che producono frutti simili. Arbusto o alberello alto 6-15 m. con chioma irregolare e fusto che spesso si divide in più rami. L’esemplare del Parco Expo è un arbusto piccolo e strisciante.
Foglie: Foglie semplici (non composte come in altri sorbi), caduche con lamina di forma molto variabile, perlopiù ellittica, lunghe 6-12 cm, margine doppiamente seghettato, di consistenza coriacea con pagina superiore verde scura lucida e pagina inferiore bianco-feltrata. Sono pelosi anche i giovani rami e le gemme. I Fiori, bianchi, di circa 1-2 cm di diametro con calice peloso-feltrato, compaiono da maggio a giugno e si presentano riuniti in corimbi piatti di 20-30 elementi. I Frutti sono pomi rosso-arancioni sferoidali di circa 1 cm di diametro riuniti in grappoli pendenti che maturano a settembre. Sono farinosi e insapori. Utilizzo/Particolarità : albero campestre spontaneo in tutta Europa che si incontra lungo i bordi delle strade o a margine di zone boschive assolate, nei pendii e nelle scarpate. Resiste bene al gelo ma tollera male una prolungata siccità. Nelle nostre città viene utilizzato prevalentemente a scopo decorativo. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
SPIREA (GENERE)Provenienza: Asia sud-orientale – Famiglia: Rosaceae |
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Sono un genere di piante arbustive appartenenti alla famiglia delle Rosaceae caratterizzati da fusti sottili, più o meno ramificati ma con aspetto per lo più compatto, foglie decidue, dentate o lobate, spesso picciolate. I fiori sono bianchi o rosati, piccoli e raccolti in vistose infiorescenze, i frutti sono piccole capsule. Fioriscono per lo più all’inizio della primavera. Spiraea era nome usato dagli antichi (dal greco “speira” che significa legaccio) per una pianta così chiamata perché i suoi rami servivano a far corone, ghirlande Originarie dell’Asia (Cina e Giappone) si sono diffuse in Europa nel 19° secolo a scopo ornamentale. Se ne riconoscono fino a 80 specie differenti, contrassegnate da peculiare forma delle foglie, fioritura, colore, origine. Ci soffermiamo a descrivere la Spirea cantonese perché presente nel Parco Centrale Martin Luther King e nel giardino della Scuola Marco Polo di Bollate. |
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SPIREA CANTONENSE (Spiraea cantoniensis)Sinonimi: Spirea di Canton, spiraea reevesiana – Provenienza: Cina Famiglia: Rosaceae Esemplari a Bollate: Scuola Marco Polo, Parco Centrale |
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Arbusto perenne a foglie decidue, con rami sottili, leggermente ricurvi all’estremità, con fitta ramificazione. Diffuso per scopi ornamentali raggiunge 1-2 metri di altezza.
Foglie: Fiori: Frutti: è un poli-follicolo formato da 3-5 carpelli (o carpidi) cioè foglie più o meno profondamente modificate che concorrono alla formazione dell’ovario e poi alla copertura del seme. Utilizzo/Particolarità : per la sua abbondante fioritura primaverile viene utilizzata a scopo ornamentale nei giardini o per creare in poco tempo, data la veloce crescita , bellissime siepi. Se affiancata alla Spirea del Giappone, che presenta una spettacolare fioritura di colore rosa o rosso più tardiva, offrirà un effetto cromatico sorprendente. Se collocate nei pressi di un orto favoriscono l’impollinazione degli ortaggi perché attirano grandi quantità di insetti quali api e farfalle. |
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Ultimo agg.: 26 Nov 2021
SUSINO (Prunus domestica)Sinonimi: Prugno, susino europeo, prugno europeo — Provenienza: Caucaso — Famiglia: Rosaceae |
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Alberello di medie dimensioni, forma tipica ad ombrello o alberello da 3-4 fino a 6-8 metri d’altezza a secondo della varietà; corteccia chiara
Foglie: Fiori: Frutti: |
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Ultimo agg.: 24 Gen 2023
Ultimo agg.: 24 Gen 2023